Gremita Sala Ausilia ad Itala per l’Assemblea cittadina promossa dal comitato “Difendiamo Itala, la Verità sempre” che come precisato dal dott. Guido Di Blasi componente del movimento nato a febbraio del 2025, non ha velleità politiche e non nasce per opporsi a qualcuno

"LO SCOPO DEL COMITATO, RIBADISCE DI BLASI IN APERTURA INCONTRO, È QUELLO DI PORRE I RESIDENTI DI ITALA, A CONOSCENZA DEL PROGETTO DI COSTRUZIONE DI UN'OPERA QUALE QUELLA DELLE DUE RAMPE AUTOSTRADALI TEMPORANEE AL SERVIZIO ESCLUSIVO DEL CANTIERE PER IL RADDOPPIO FERROVIARIO"

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Gremita Sala Ausilia ad Itala per l’Assemblea cittadina promossa dal comitato “Difendiamo Itala, la Verità sempre” che come precisato dal dott. Guido Di Blasi componente del movimento nato a febbraio del 2025, non ha velleità politiche e non nasce per opporsi a qualcuno.

“Lo scopo del Comitato, ribadisce Di Blasi in apertura incontro, è quello di porre i residenti di Itala, a conoscenza del progetto di costruzione di un’opera quale quella delle due rampe autostradali temporanee al servizio esclusivo del cantiere per il raddoppio ferroviario”.

Un incontro quello in Sala Ausilia nato non per dibattere un’idea ma per dialogare ed informare i residenti con dati concreti ed incontrovertibili presenti nella progettazione, nelle relazioni e negli elaborati a supporto delle “rampe di cantiere provvisorie” illustrate in modo dettagliato e con dovizia di particolari, dal Presidente di “Difendiamo Itala la verità sempre” dott Francesco Freni.

Freni…, ha ‘parlato di 18 mesi di lavoro con grave impatto ambientale; di danni alla salute dei cittadini; di notevoli e dannosi impatti acustici e atmosferici, sul turismo e sull’economia del paese; di elevati costi erariali (circa 10 milioni di euro per un’opera definita temporanea ed inutile soprattutto in via San Giacomo in cui, è stato dichiarato, ci sarà un livello sonoro di 85 decibel, otto ore al giorno durante i lavori)’.

Proposta dai membri del Comitato, ‘un’alternativa ragionevole che è quella di realizzare le rampe a monte con i mezzi di cantiere che passerebbero direttamente in autostrada liberando Itala e vicolo San Giacomo con minore impatto ambientale, nessun impatto urbanistico dell’area di cantiere su civili abitazioni, scuole, Guardia medica etc…’!

Preoccupazione è stata espressa dai promotori del Comitato anche per ‘la postazione e la strada di accesso al 118 che per tutto il periodo di cantierizzazione subirebbe un bombardamento di rumori che renderebbero persino difficile ascoltare il battito cardiaco e tanto altro’.

A seguire ha preso la parola l’ing. Gaetano Sciacca che ha ‘definito paradossale l’opera perché “non si comprende bene, ha chiarito, queste rampe a cosa servano”. Non è opera compensativa in quanto non gradita a tutti ma piuttosto trattasi di un’opera che fa danno alla comunità. Proposta da abolire ha concluso il già ingegnere capo del genio civile di Messina, dal punto di vista tecnico ed ingegneristico. Si alle gallerie artificiali o altrimenti alle rampe a monte’.

A ruota è intervenuto l’avv. Renzo Briguglio che ha ‘sottolineato come le rampe siano accessorie. Si viene a devastare un territorio per un’opera che è il raddoppio ferroviario risalente agli anni ’70, ha precisato il legale che assiste il Comitato per tutti gli aspetti giuridici. Richiamati l’Art. 49 del Testo unico in materia espropriativa, la delibera n. 2 del 31.3.2019 relativa all’avvio della fase concertativa del raddoppio ferroviario, gli artt. 22, 24 e 24 bis della Legge 152/2006 che parlano di consulte pubbliche e di inchieste pubbliche che nel caso in questione non sono state svolte. Una battaglia in corso, ha concluso il legale, che riguarda il territorio di Itala che verrebbe compromesso da scelte che violando l’Art. 97 della Costituzione sui principi di trasparenza, danneggerebbero la salute, la vita, le proprietà dei residenti’.

Poi è intervenuto Tindaro Briguglio (consigliere comunale di Scaletta Zanclea) che ha ‘detto come non sia umanamente pensabile chiedere questo sacrificio a chi vive in via San Giacomo ed alla comunità di Itala marina’.

Successivamente hanno preso la parola:

  • Giuseppe Aldo Parisi (coordinatore dei comitati civici della zona ionica);
  • Franco Smeralda (di Legambiente sez. Ali Terme);
  • Francesco Mucciardi (Legambiente sez. Messina).

Ringraziati nel corso dell’incontro, tra gli altri:

  • i Carabinieri della stazione di Scaletta Zanclea competente per territorio;
  • l’Associazione Legambiente sez. Messina e di Ali Terme;
  • la Pro loco Giovannello da Itala;
  • la geologa dott.ssa Francesca Mammana (che ha elaborato Ortofoto georeferenziate ad altissima risoluzione dei luoghi che hanno consentito di avere una visione realistica del progetto e delle sue implicazioni negative sul territorio);
  • l’ing. Antonino D’Andrea già professore ordinario di strade ferrovie ed aeroporti.

A conclusione dell’evento l’invito a firmare la petizione “No alla distruzione di Itala: contro le rampe di cantiere temporanee e contro gli sprechi”.