Gli appartenenti alla Benemerita, hanno arrestato (ieri) una donna di 63 anni, Maria Giuseppina Barca. Nei suoi riguardi, pende l’accusa di aver ucciso il proprio marito (mentre quest’ultimo dormiva) servendosi di una roncola. La vittima, il 71enne Rocco Cutrì abitava con l’autrice dell’efferato gesto a Castellace di Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria.
Da tempo tra i due, vi erano dei rancori e malanimi mai sopiti a seguito della prematura morte del figlio Domenico ucciso nel 2008 durante una lite successivamente degenerata. Infatti il Macrì, sarebbe stato contiguo alla cosca di ‘ndrangheta “Alvaro-Violi-Macrì”, era anche il suocero di Carmine Alvaro persona che si presume sia un esponente di rilievo del gruppo malavitoso.
L’arma del delitto, è stata trovata dagli inquirenti nel giardino di una attigua abitazione in disuso. Il parere dei carabinieri, è che il Cutrì avrebbe trascorso la mattinata (del 27 febbraio) con la moglie ed in seguito, dopo pranzo, si sarebbe coricato assopendosi. La Barca accortasi di questo, si è impossessata della roncola colpendolo violentemente alla testa provocandone il decesso immediato.
Non c’è stato nulla da fare, per poter prestare soccorso all’uomo. I sanitari del 118 sono stati allertati dall’altro figlio della coppia presente in casa con i genitori nel momento in cui sono accaduti i tragici fatti. Non c’è voluto molto, affinchè grazie alle indagini subito avviate si arrivasse a delineare le responsabilità del gesto a carico della sua autrice che è stata trasferita presso il carcere Arghillà di Reggio Calabria.