“Cari cittadini italiani, parliamoci chiaro… il momento è difficile”. Cosi’ si esprime oggi, in un post pubblicato su Facebook la portaVoce messinese dei 5 Stelle alla Camera dei deputati, Angela Raffa.
La Raffa aggiunge: “le lamentele nei Tg, per le attuali restrizioni, sono francamente ridicole. Ho appena finito di vedere il servizio con l’avvocato che lamenta, nel caso di divorzio, la violazione del diritto del genitore di vedere il figlio nel fine settimana. Potrei aggiungere altri esempi peggiori. Lo abbiamo capito che è un problema reale, sanitario? L’elevata velocità di contagio non permetterebbe ai nostri ospedali di riuscire a curarci, se ci ammalassimo tutti insieme. Al coronavirus delle nostre lamentele, dei nostri interessi e diritti, non gliene importa proprio niente.. quello continua a diffondersi e basta”.
“Allora finiamola con queste pagliacciate in tv. Tra l’altro fatte solo perché Mediaset, a prescindere, deve dare un’immagine negativa del governo (lo sapete che autore dei programmi di approfondimento politico di Rete4 è il compagno di Giorgia Meloni e padre della loro bambina? Come non essere certi della loro imparzialità)”.
“Ora io non capisco perché un genitore deve rischiare di passare l’influenza alla famiglia dell’ex coniuge, e non può saltare le visite con il bambino per qualche settimana. Potrà fare delle video chat con il figlio, lunghe telefonate, recupererà quando sarà finita l’emergenza. Invece che vederlo a fine settimana alterni, dopo, lo potrà tenere tutti i weekend, o per una settimana intera. Non credo siano questi, che ci racconta Mediaset, i problemi insormontabili di fronte agli ospedali che non hanno abbastanza posti letto ed alle persone deboli che rischiano di morire: perché di questo stiamo parlando, dei cittadini più a rischio e fragili che rischiano di morire. Invece di lamentarci, cerchiamo tutti di dare una mano. Se lo facciamo con positività e senza polemiche, sarà anche più facile per tutti. Dimostriamo di essere un grande Paese. La storia ci insegna che ne siamo capaci”.