2 giugno 1946 – 2 giugno 2016, 70 anni di Repubblica, un patrimonio da custodire e preservare, oggi ancor più di ieri. La Festa odierna, è una giornata celebrativa nazionale istituita per ricordare la nascita del nuovo regime democratico, dopo l’oppressione nazi fascista. Si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946.

La manifestazione principale, si tiene a Roma, con un cerimoniale che prevede la deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria. Inoltre, la via dei Fori Imperiali, è teatro della consueta successiva sfilata militare. Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne un referendum, con esso gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato – monarchia o repubblica – dare al paese.

Il referendum, fu indetto a conclusione della seconda guerra mondiale, qualche anno dopo la caduta del fascismo, un regime marcatamente dittatoriale che la famiglia reale italiana sostenne per circa vent’anni. Con 12.717.923 voti contro 10.719.284, dopo 85 anni di monarchia, l’Italia diventò una repubblica ed i regnanti di casa Savoia vennero esiliati.

L’occasione della consultazione,   coincise per l’Italia, con la prima votazione a suffragio universale indetta nel paese. Il risultato delle urne, venne ratificato, attraverso la conferma ufficiale avvenuta il 18 giugno 1946, quando la Corte di Cassazione dichiarò la nascita della Repubblica Italiana.

Questa mattina, come nel resto d’Italia, anche a Messina si è tenuta una cerimonia. Al Monumento ai caduti di piazza Unione europea, è stata deposta una corona d’alloro. All’evento, hanno partecipato, rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell’ordine, autorità religiose, civili e militari, componenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma ed alcuni gruppi di studenti delle scuole.

Sia il Gonfalone della città di Messina, al quale è stato dato giusto decoro con una Medaglia d’Oro al Valor Militare, che quello della Provincia Regionale, erano presenti in piazza, portati dalle rispettive autorità, anche il Medagliere del Nastro Azzurro, i Vessilli ed i Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’arma, hanno fatto da cornice alle rappresentazioni.

La dottoressa Cerniglia, vice prefetto di Messina, ha letto il messaggio diffuso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel corso della parata, nei riguardi dei cittadini italiani, militari e civili, sono state consegnate due Medaglie d’onore, così come verso familiari dei deceduti deportati, oppure internati nei lager nazisti, ove erano costretti a stare subendo notevoli vessazioni fisiche.

Secondo le previsioni, della Legge 27 Dicembre 2006 n. 296, la memoria di due persone decedute, è stata onorata designando le opportune onorificenze. Erano residenti, nella Provincia di Messina: Matteo Scibilia, nato a Milazzo l’8 marzo 1907 e Vito Guastella, nato a Torretta (PA) il 23 luglio 1917.