Questa mattina, nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, é stata presentata la manifestazione denominata “Festa delle cascate ritrovate” (ideata per attenzionare la zona di Cataratti), giunta alla terza edizione. Pietro Chillè organizzatore, coordinatore del movimento “Cià era”, uniti per la vallata, ha illustrato il ricco programma di sabato 22 e domenica 23.
Al suo fianco padre Alessandro Marzullo, parroco della chiesa locale, Antonino Bevilacqua presidente dell’Associazione “Solidarietà oltre le parole” e l’ingegnere Antonio Rizzo, referente della Protezione Civile di Messina, quest’anno partner della manifestazione.
Hanno dichiarato, i responsabili: “l’obiettivo primario è quello di riconsegnare ai messinesi una porzione di territorio ricca di storia e al contempo di fascino paesaggistico, ma deturpata dalla mano dell’uomo. Si tratta della vallata di Catarratti-Bisconte, in cui sorge un meraviglioso bosco con delle cascate, sconosciute agli stessi cittadini messinesi perché ubicate in un angolo difficilmente raggiungibile”.
“Attualmente questo luogo ricco di fascino è abbandonato al totale degrado, vuoi per l’incuria dell’Amministrazione vuoi per il poco interesse dei cittadini. Da qui l’idea di Pietro Chille, personaggio conosciuto a Messina per le sue battaglie in favore della memoria della città, di aprire questo sito, non solo per farne apprezzare le bellezze paesaggistiche ma anche per metterne a fuoco le tante criticità”.
“Il programma prevede una serie di iniziative quali incontri con ragazzi delle scuole messinesi per insegnare loro a tutelare il territorio, mostre fotografiche e pittoriche, la consueta esibizione dei boscaioli, degustazione di piatti tipici, momenti di animazione e ballo, un mercatino dell’usato, una caccia al tesoro e un momento di riflessione con la lettura di poesie della poetessa, da poco scomparsa, Maria Costa”.
“Nel pomeriggio di sabato si svolgerà una tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Letizia Lucca, cui parteciperanno l’ingegnere Rizzo e altri esperti per discutere di Prevenzione, memoria, accoglienza e solidarietà. Non mancherà, la santa Messa officiata da padre Marzullo”.