Paese che vai, buca che trovi … no, non era esattamente così il proverbio, ma poco importa, se nel Villaggio di Galati Marina, con riferimento geografico presso la zona Sud, gli abitanti residenti nella Via Vecchia Nazionale, possono avere comunque qualcosa da festeggiare, avendo una buca per amico … no, quello era Battisti,  comunque, ben venga l’entusiasmo burlesco di certi paesani, i quali ci hanno raccontanto di come nel tempo, ci si possa anche affezionare a certe situazioni di evidente disagio urbano, “perchè abituarsi al peggio, è una delle poche regole che ti insegnanocommenta uno dei residentiche per uscire con la macchina devo ricordarmi di non andarci a finire contro”.

In effetti, del tombino recintato, che funge ormai da esoscheletro, è rimasto ben poco: il cartello stesso, al suo interno, giace ripiegato per terra, e dell’area recintata, resistono i ferri del mestiere, (gli altri sono stati il bersaglio centrato di mezzi in transito), a ricordare ai paesani, e a chi percorre la Vecchia Nazionale, che degli interventi ci sono stati, necessari, per carità, intestati da qualche Ente, quindi evidentemente, qualcuno dall’alto nè e a conoscenza, ma visto il perdurare del gabbiotto stradale, non si è premurato per il bene collettivo della sicurezza, di nessun segnalatore verticale lampeggiante, indi, l’insistere della spiacevole situazione, incombe onnipresente come pericolo incomprensibile ormai.

E tornando a quanto dichiarato sopra, e il doversi abituare al peggio, il vero rischio a cui da una parte all’altra della città, bisogna fare i conti. Nel bene e nel male. Continua ……