Catania, ore 18.30: dal pattugliatore Diciotti, sono sbarcate 11 donne e 5 uomini

PER URGENZE DI CARATTERE SANITARIO

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Alle ore 18.30 sono scesi dalla nave della Guardia Costiera Diciotti ancorata al porto di Catania da diversi giorni, 16 migranti, 11 donne e 5 uomini, tutti per motivi sanitari. Ma effettivamente, solo 13 di coloro che avrebbero dovuto lasciare il pattugliatore sono sbarcati perchè non hanno voluto lasciare i familiari optando per restare a bordo in loro compagnia.

A scendere per primi sono stati tre uomini ed una donna, sottoposti come prevedono le norme alla “fotosegnalazione”, per poi essere trasportati in ambulanza e sui mezzi (disposti in fila sul molo di Levante) della Croce Rossa, scortati fino all’Ospedale Garibaldi dalla Guardia Costiera e dalla Polizia di Stato.

I cinque uomini arrivati a terra, hanno la scabbia, soffrono poi di malattie all’apparato respiratorio di natura infettiva, ad esempio la polmonite o la tubercolosi, mentre un’altro è affetto da una infezione alle vie urinarie. Il “medivac” si è dovuto attuare per l’elevato rischio di contagio unito alla evidente promiscuità. Tutti e sei, sono stati portati al Reparto di Biocontenimento del Garibaldi. Le 11 donne giunte a terra, hanno riferito che in Libia (nei centri di detenzione carceraria) sono state violentate dai loro aguzzini. Su di loro, da parte del personale medico presente sull’Unità navale, sono stati riscontrati gli evidenti segni dei maltrattamenti subiti. Anche in questo caso, è stata disposta l’assistenza al nosocomio catanese.

Rimarranno impossibilitati a lasciare il battello, complessivamente 123 persone, tra: “eritrei, migranti delle Isole Comore, bengalesi, siriani, un egiziano ed un somalo”.