Dopo il pane di Francesco Arena arriva la pasta prodotta con i grani antichi coltivati in provincia di Messina. E’ la “Norma 3d” dello chef Pasquale Caliri; un raviolo a forma di Sicilia un vero tributo all’isola che l’eclettico cuoco siciliano ha realizzato con l’ausilio delle stampanti in 3d.
“La pasta era la coniugazione naturale per un cuoco – spiega Caliri – ed i risultati sono stati incredibili. Il gusto del grano è esaltato alla massima potenza. Ho voluto realizzare un raviolo ripieno di mousse di melanzana, ricotta e basilico ingredienti della Norma piatto siciliano per eccellenza. La forma serve ad esaltarne l’impatto simbolico”.
“Come Ambasciatori Del Gusto – continua Caliri – siamo orgogliosi del progetto “Diamo una mano al grano” che ha dato vigore alle coltivazioni di terre dimenticate a Galati Mamertino. Siamo stati testimonial di una realtà che coinvolge contadini e produttori del luogo che da anni vivono ed operano in quelle zone. Il nostro contributo serve a puntare i riflettori su questa bellissima realtà che continua a vivere nelle loro attività”.
“Da parte nostra – prosegue Caliri – garantiremo nei nostri piatti questa eccellenza tutta nostrana”.
“Diamo una mano al grano” è il progetto nato lo scorso anno sotto l’impulso dell’apicultore Giacomo Emanuele che ha voluto coinvolgere i tre Ambasciatori Del Gusto messinesi: Francesco Arena, Lillo Freni e Francesco Arena. Venti ettari sui Nebrodi ripuliti e coltivati con cinque varietà di grano siciliano: Senatore Cappelli, Perciasacchi, Bufala Nera, Maiorca e Russello. Nello scorso Luglio i tre ambasciatori del gusto hanno partecipato direttamente alla semina.
“Messina ha la sua pasta” ha dichiarato in conclusione soddisfatto Chef Pasquale Caliri che col grano ha un rapporto particolare: “la prima volta che ho assaggiato questa pasta mi sono commosso, una fragranza unica, un piacevolissimo aroma di grano autentico. Andrebbe benissimo anche cucinata con un filo di olio extravergine siciliano e del buon pomodoro senza ulteriori artifici. Perché, in presenza di una grande materia prima la semplicità vince sempre”.