“È morto Lucio, uno dei senzatetto della nostra Citta’”. L’ex primo cittadino di Messina Renato Accorinti, ricorda Luciano D’Antonio il 50enne clochard scomparso ieri.
Accorinti specifica: “ho conosciuto Lucio quando ero sindaco. Veniva tutti i giorni al Comune. Lì si sentiva tranquillo. Mi raccontava che per dormire passava tutta la notte su uno dei traghetti delle Ferrovie dello Stato, facendo avanti e indietro, Messina – Villa San Giovanni. All’alba gli offrivano un caffè e via per un altro giorno”.
In uno dei tanti incontri gli dissi che volevamo fare un *dormitorio per i senzatetto* e da allora, tutti i giorni, mi chiedeva: “Renato a che punto siamo? A quando l’inaugurazione?”.
“Non era facile fargli comprendere le difficoltà, la burocrazia, la mancanza di soldi, i rinvii inevitabili. Ma un bel giorno, finalmente, gli diedi la buona notizia della data dell’inaugurazione del rifugio per la notte”.
“Partimmo insieme dal Comune e lo feci salire in macchina al mio posto, accanto al vigile urbano che ci accompagnò all’evento. Arrivammo e trovammo tante persone della società civile e delle istituzioni, i molti volontari che avevano contribuito all’apertura del dormitorio dedicando il loro tempo all’arredamento ed all’abbellimento degli spazi, i suoi amici e i giornalisti”.
“Feci tagliare a lui il nastro di inaugurazione. Era strafelice. Gli diedi il microfono e improvvisò un discorso appassionato e carico di emozione. Il sorriso di quella sera rimarrà nella storia della nostra città”.
“Quella notte restai a dormire alla -Casa di Vincenzo-, accanto a Lucio e insieme agli altri amici senzatetto. Lui era pieno di gioia ed anche io. E non lo dimenticherò mai. Ho voluto dare alla Casa dormitorio il nome di ‘Vincenzo’ per dedicarla ad un senzatetto che frequentavo negli anni Settanta e Ottanta e col quale divenni amico”.
“La Casa di Vincenzo è la cosa più bella e significativa che abbiamo realizzato con la mia Giunta e rimarrà impressa per sempre nella mia anima. Arrivederci Lucio, salutami Vincenzo”!
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“La Casa di Vincenzo, inaugurata il 17 febbraio 2014, è un -rifugio- per i senzatetto che lì possono farsi una doccia e dormire al caldo, tra lenzuola pulite, protetti dai responsabili che ci lavorano e scambiano con loro le loro vite e le loro emozioni”.