A suo carico (l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca), e’ stata emessa una sentenza di condanna ad un anno e otto mesi, con la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.

L’accusa, ha fatto parte del procedimento penale, partito nel 2013, basato su uno scorretto utilizzo dei fondi ecopass. La condanna riportata dall’ex primo cittadino, ha riguardato il solo capo d’imputazione relativo all’abuso d’ufficio, mentre vi e’ stata assoluzione piena, con la formula: “perche’ il fatto non costituisce reato”, in relazione all’ipotesi di peculato.

Il pubblico ministero di sede, per questa fattispecie aveva chiesto una condanna a 4 anni. In sostanza, a Buzzanca e’ stato contestato l’avvenuto pagamento di 127 mila euro a beneficio dell’ingegnere piacentino Lino Girometta, nominato dall’ex principale inquilino di Palazzo Zanca, come consulente nell’ambito del Lodo arbitrale che vedeva contrapposto il Comune all’Impresa Torno Internazionale di Milano.

Nel 2008 infatti era stato rescisso il contratto che legava le parti, nel contesto dei lavori di costruzione degli svincoli autostradali Giostra – Annunziata, in modo particolare il tratto comprendente la Galleria che dal villaggio San Michele arriva nella zona della Facolta’ di Lettere.

Dopo la richiesta del Giudice per l’udienza preliminare, la dottoressa Maria Teresa Arena, l’imputato era stato rinviato a giudizio nel 2014, con la comparizione dello stesso innanzi la Seconda Sezione Penale del Tribunale peloritano, presieduta dal giudice, dottor Mario Samperi.

Nel dispositivo giudiziario e’ stato previsto anche, un risarcimento da quantificarsi in un separato procedimento, in favore della costituita parte civile (il Comune di Messina), rappresentata in Aula dall’avvocato Oreste La Torre.

Malgrado la soddisfazione, per l’assoluzione dal reato di peculato, gli avvocati difensori di Buzzanca, Marcello Scurria e Tommaso Autru Ryolo, hanno annunciato che una volta apprese le motivazioni della sentenza, proporranno appello avverso la condanna per abuso d’ufficio disposta dall’Autorita’ Giudiziaria competente.