La Fp Cgil di Messina, pone la propria attenzione, sulla crisi che attraversa la “Città Metropolitana di Messina, in proposito facendo propri i sentimenti ed il sentire comune dei lavoratori che rappresenta, scrive: “vorremmo vedere una PIENA ASSUNZIONE di RESPONSABILITA’ da parte della Regione Sicilia, dicono i lavoratori, un segno tangibile della volontà delle Istituzioni di collaborare per risolvere un problema che rende impossibile erogare ai cittadini servizi esigibili. Diciamo questo, dopo l’incontro dei giorni scorsi focalizzato sulla questione dei dipendenti dell’Ente, in relazione alla presumibile dichiarazione di dissesto e del rischio prosecuzione del rapporto dei lavoratori precari con la ex Provincia Regionale”.
Clara Crocè e Francesco Fucile, rispettivamente Segretario Generale e Segretario AA.LL. della Fp Cgil di Messina, dichiarano: “nonostante gli sforzi di risanamento contabile posto in essere in questi anni dal Commissario Romano e ora dal Sindaco Accorinti della Città Metropolitana di Messina, ci troviamo in una tale situazione di difficoltà finanziaria che rischia di mettere in ginocchio l’Ente di nuova istituzione e gettare nel panico i lavoratori dipendenti della suddetta istituzione. La totale incapacità della Regione Sicilia ad affrontare la questione, sta gettando nel panico i dipendenti ed in particolare la nostra organizzazione sindacale denuncia la paradossale situazione venutasi a creare all’interno dell’Ente in cui i dipendenti precari vengono salutati dai colleghi perché a breve andranno a casa”.
“La Fp Cgil dice BASTA a questo stato di cose, mette in mora la dirigenza della Città Metropolitana di Messina, al fine che questa possa tenere sotto controllo la situazione ed eviti la circolazione di notizie che nulla hanno a che vedere con la risoluzione della grave crisi in cui versa Palazzo dei Leoni. In questi giorni, interpretando al meglio, il nostro ruolo di tutela dei diritti dei lavoratori interessati, stiamo effettuando una forte pressione sull’Assemblea Regionale Siciliana, perché in queste ultime ore di lavori dell’ARS si dia una qualche risposta per la tenuta contabile delle ex province e per i lavoratori precari sottoposti ad un fuoco di fila di notizie fondate e non”.