A poche ore dalla prevista interruzione idrica, programmata per il prossimo 24 agosto, che dovrebbe durare 24/36 ore, il consigliere comunale di Messina, Libero Gioveni in una nota scrive: “come si può spedire, una preziosissima nostra autobotte al comune di Sant’Agata di Militello a pochissime ore dalla programmata interruzione idrica? E quali sono state, le condizioni economiche per dare a Messinambiente 4 pale gommate essendo questa un’Ente in liquidazione? Ho potuto notare, sottolinea l’esponente politico, l’esistenza di affidamenti esterni, verificando i servizi attuali dell’Autoparco municipale”.
Spiega, Gioveni: “in dotazione all’Autoparco municipale, ci sono in tutto 5 autobotti, di cui una senza revisione, per cui, facendone partire un’altra per il comune nebroideo, si mettono in forte rischio con sole 3 autobotti disponibili in una città di 243.000 abitanti, una marea di esercizi commerciali, 3 ospedali pubblici e parecchi privati dei servizi essenziali per la cittadinanza a ridosso di una due giorni (ben che vada) in cui in città, con questo caldo non ci sarà acqua. Urgono delle spiegazioni rimarca il consigliere, sia perché non è la prima volta che l’autoparco fa partire per Sant’Agata di Militello un’autobotte (che legami ci sono?), ma anche perché, con tutto il rispetto per i nostri amici dei Nebrodi, proprio in questo periodo di emergenza bisogna prima pensare agli interessi dei messinesi”.
In conclusione, il componente udiccino del consiglio, evidenzia: “desidero fare subito chiarezza, al rientro delle attività nelle competenti Commissioni, alla presenza dell’assessore Pino e del dirigente Cardia su una gestione un pò superficiale dei pochi mezzi comunali a disposizione, ivi comprese le modalità di acquisizione delle 4 ruspe che di certo a Messinambiente (la società dovrà chiaramente sborsare dei soldini a Palazzo Zanca per il prestito!) serviranno per fronteggiare meglio l’emergenza rifiuti”.