Lo ha scritto nei giorni scorsi, sulla sua pagina Facebook il famoso penalista, l’avvocato Carlo Taormina: “nella quotidiana esperienza giudiziaria si fanno sempre più frequenti e drammatici i problemi delle famiglie con i tribunali dei minorenni. Sono tribunali per modo di dire, dove approdano magistrati insoddisfatti o incapaci che non riescono a collocarsi nei tribunali veri. Per questa genesi del loro incarico, normalmente non fanno niente o molto poco commettendo errori di ogni genere sia in penale che in civile”.
La cosa più inquietante è però che non solo non fanno niente o fanno danni, ma letteralmente appaltano le loro funzioni ad ausiliari esterni: “tecnici dotati di determinate professionalità, assistenti sociali, centri più o meno accreditati sulla violenza a carico di minori, assistenti sociali, autentico cancro del sistema minorile. Tutti questi soggetti, normalmente speculatori e profittatori, carpiscono la buona fede ovvero sfruttano la incapacità o la negligenza dei magistrati, e fanno i loro porci comodi che conducono a vantaggi economici di varia provenienza, privata e pubblica”.
“Il regime degli affidamenti e delle adozioni è semplicemente schifoso ed è governato da ricatti e soprusi. La gestione delle crisi tra genitori, separati, divorziati o conviventi e i loro figli, è sempre connotata da violenze, aggressioni, imposizioni che vengono sempre avallate dai magistrati che prendono per oro colato le relazioni di assistenti, esperti e così via. OGNI INTERLOCUZIONE CHE CERCANO DI INSTAURARE GLI AVVOCATI, PERALTRO TALVOLTA CONNIVENTI E SFRUTTATORI DI QUESTO MARCIO SISTEMA, È ASSOLUTAMENTE INUTILE E FREQUENTEMENTE SI TRADUCE IN IN AGGRAVAMENTO DELLA SITUAZIONE”.
Un tema particolarmente sconcertante è quello delle sospensioni o revoche delle potestà genitoriali: “IL SISTEMA È SEMPLICEMENTE CRIMINALE. CHIEDO CHE IL MINISTRO BONAFEDE DISPONGA ISPEZIONI MINISTERIALI A TAPPETO IN TUTTI I TRIBUNALI DEI MINORI D’ITALIA CON RIFERIMENTO AGLI ULTIMI CINQUE ANNI. CHIEDO CHE VENGA ISTITUITA UNA COMMISSIONE BICAMERALE D’INCHIESTA CON I POTERI DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA CON OBBLIGO DI RIFERIRE COSTANTEMENTE ALLA MAGISTRATURA LE SCHIFEZZE CHE VERRANNO ACCERTATE IN MODO CHE I RESPONSABILI, A COMINCIARE DAI MAGISTRATI, VENGANO MESSI IN GALERA”.