Il 14 ottobre dello scorso anno, nel parco dell’Ambrogiana a Montelupo fiorentino una ragazza all’epoca 17enne, Roberta Giannotti alle 6 del mattino (ancora il giorno doveva fare la propria comparsa) transitava a piedi in quella zona per far ritorno a casa dopo aver trascorso una notte in discoteca con alcuni amici. Lei poi, decise di separarsi da loro perchè non era d’accordo sui programmi da mettere in atto per il prosieguo della serata.
Improvvisamente, fu aggredita da uno sconosciuto (del quale si è appresa l’identità solo da qualche giorno, ovvero il 21enne Alessio Martini, arrestato da poco tempo, anche lui del Paese dove si verificarono i fatti) che voleva semplicemente impossessarsi del cellulare della vittima e per questo non esitò a lasciarla in fin di vita e pestata a sangue sotto un cumulo di foglie secche.
Ieri pomeriggio, questo caso è stato commentato a -La Vita in Diretta- da Francesca Fialdini e dalla dottoressa Maura Manca (presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza), quest’ultima ha affermato: “ora Roberta può riprendere a sognare. Era il 14 ottobre quando è stata brutalmente aggredita in un parco nei dintorni di Firenze. Il 2 febbraio decide con grande determinazione e coraggio di parlare a tutti, una reazione importante e un momento veramente intenso”. Finalmente il suo aggressore ora ha un volto e un nome, lo hanno finalmente arrestato. L’incubo dell’incertezza è finito e ora ci sarà di nuovo spazio per i sogni e le speranze”.