Dopo mesi di attesa (che alcuni non esitano a definire pantomima), è arrivato a compiersi l’evento tanto atteso per poter presentare in Consiglio Comunale, la Mozione di sfiducia al sindaco di Messina Renato Accorinti, ovvero l’apposizione della 16^ firma necessaria. Un segno indelebile e pesante, quello che ha deciso di apporre la capogruppo del PD in Aula, Antonella Russo, che in modo coerente ha agito di conseguenza, vale a dire dando seguito alla sua incessante opposizione alla Giunta di Palazzo Zanca.

Adesso, a rigor di ordinamento e leggi vigenti, il documento dovrebbe (il condizionale è d’obbligo dato che ci troviamo in questa disastrata città) transitare tra gli scranni consiliari entro 30 giorni. Per dare il de profundis all’attuale primo cittadino ed all’Amministrazione comunale messinese, è richiesto il raggiungimento del 60% dei consensi che dovrebbero esser dati dai componenti la consiliatura, cioe 24 voti.

Occorre evidenziare che l’adesione della Russo, all’atto di sfiducia predisposto dai colleghi di “Centristi per la Sicilia” e “NCD”, è giunta malgrado la ferma contrarietà del commissario dei democratici, Ernesto Carbone.