A Messina: la vera incognita per la prima volta è l’elettore

"ASSISTEREMO AD UN NUOVO CICLO, O A UNA PRESA DELLA BASTIGLIA?"

1538

Ci siamo…  a Messina nuovo ciclo o presa della Bastiglia..?

Dopo le regionali a tinte fortemente azzurre ecco appena terninate le elezioni politiche che ribaltano le preferenze dei siciliani a tinte stavolta a cinque stelle… un vero uragano giallo che ha spazzato via candidati e candidate senza colpo ferire, e soprattutto non facendo prigionieri ventotto a zero, un cappotto degno del Real Madrid contro il Roccacannuccia… allora la domanda è d’obbligo: “qual è l’alchimia politica che ha determinato una debacle così netta?”.

Proviamo a rispondere noi e dare una nostra lettura, il vero responsabile politico di questa disfatta siciliana ha un nome e cognome ovvero Gianfranco Miccichè, si proprio lui che ha candidato l’incandidabile rinunciando a candidature di altro spessore e francamente più credibili… non si puo’ pensare di proporre ai cittadini la Papatheu per fare un esempio concreto, capitolo a parte la Matilde Siracusano che è messinese vera ha fatto gavetta politica, e paga dazio solo perché di bella presenza ma nulla più.

E così via per tutta la Sicilia…

Il PD deve ringraziare invece Pietro Navarra il quale con un coraggio gaudino si è buttato nella mischia mettendoci la faccia prendendo meritatamente uno scranno in parlamento, ma nulla più… la riflessione ci porta inevitabilmente a giugno… ovvero alle amministrative… e adesso? Che succederà? Proviamo a fotografare lo scenario attuale che potrebbe evolversi in futuro (ma al momento è questo).

Forza Italia: “in città è praticamente allo sbando… nessun referente politico… cittadino al momento… Genovese messo all’angolo dopo avergli preso i voti… (tecnica crocettiana) Germanà non ha l’appeal del leader maximo… Garofalo non pervenuto… insomma il vuoto”.

Dal PD: “oggi è solo Pietro Navarra un dato numerico inequivocabile, l’unico in grado di poter rifondare un partito fin troppo lontano dai cittadini e dalle battaglie nostrane… nonostante i pur sempre bravi e presenti giovani renziani… i quali non hanno né la forza elettorale ne’ la capacità strutturale per rifondare un partito che riabbracci gli elettori di centro sinistra sul lavoro fatto non dubito ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti  e non parliamo poi di Filippo Panarello, o Liliana Modica ecc… ormai sul viale del tramonto politico”.

Accorinti: “si ricandida, legittimo per carità ma anche lui pare in lenta discesa… poche cose fatte, si è incaponito nel difendere alcuni assessori palesemente incapaci per quel ruolo, bandi persi clamorosamente, ha preso  i voti sulla “fiducia” da quei consiglieri lì… (quelli di gettonopoli, e dei cambi di casacca) insomma anche lui perde appeal”.

De Luca: “vera mina vagante di queste prossime amministrative. Insomma la presa della Bastiglia a palazzo Zanca è appena cominciata… ne vedremo delle belle…”.