Chiara Sterrantino, componente di Scuola Politica (del Gruppo Briguglio-Musumeci), dopo le recenti vicende avutesi in Consiglio Comunale, sulla mancata sfiducia al primo cittadino di Messina, in una nota evidenzia: “le monocrazie, le autocrazie, le dittature sono costruzioni politiche facili, ci cascano addosso”.
“Le democrazie hanno tempi e riti difficili, devono farsi credere. La città dal voto sulla mozione di sfiducia al sindaco ha ricevuto uno schiaffo e la democrazia in questa comunità è stata umiliata per tante ragioni”.
Una su tutte: “il tradimento del mandato popolare dai consiglieri comunali che, eletti all’opposizione e per fare l’opposizione, hanno salvato col loro -No-, o con l’astensione, la poltrona a Renato Accorinti. Questi consiglieri – i cui nomi sono noti, per lo più seguaci di Francantonio Genovese e del Pd – adesso sono stati cooptati nello schieramento che sostiene l’attuale primo cittadino”.
“Un episodio di grave trasformismo politico e di piccolo cabotaggio legato alla conservazione di seggiola e indennità. Il Consiglio ha votato la fiducia ad Accorinti, questo è il fatto politico nuovo e le dimissioni dell’assessore Ursino ne sono l’effetto più immediato”.
E’ un voto politico: “il più importante in questi quattro anni di Amministrazione Accorinti, nessuno crede al senso di responsabilità, tutti i messinesi hanno capito. Una fiducia che è anche una sorta di ingessatura, un’ipoteca pesante sulla Giunta”.
“L’attuale esecutivo non potrà mai più nascondersi dietro l’alibi del Consiglio -contro-. È caduto pure questo paravento. Non hanno nulla da dire i movimenti duri e puri, i fan del tibetano che hanno esultato in aula? Che dicono dell’ombra lunga di Genovese che si proietta sul sindaco? A chi potranno più darla a bere col racconto dei poteri forti contro la -Rivoluzione dei Bassisti-?
E per concludere, la Sterrantino specifica: “intanto noi continueremo a fare opposizione, nuova e motivata, non cesseremo di denunciare atti e fatti di malgoverno ormai sotto gli occhi di tutti. Accorinti ha acquistato fiducia del Consiglio, ma ha perso da tempo quella dei messinesi”.