“Da qualche giorno, il costituzionalista Sabino Cassese (85 anni il prossimo ottobre), giudice emerito della Corte Costituzionale ed ex Ministro per la funzione pubblica, continua ad attaccare il governo e sopratutto il presidente del Consiglio. Nessuno discute le capacità. Siamo, anche, ‘quasi’ sicuri che sia una mera coincidenza che questi attacchi arrivino ora che torna alla ribalta la questione della revoca delle concessioni ai Benetton”. La deputata nazionale messinese, pentastellata Angela Raffa ha scritto questo oggi su Facebook.
Ha aggiunto la Raffa: “però vale la pena ricordare che il nostro illustre giurista è stato per cinque anni nel consiglio di amministrazione del gruppo autostradale (praticamente nominato appena la società è stata privatizzata e comprata dai Benetton). Secondo il giornale La Verità (diretto da Maurizio Belpetrio) avrebbe, per questo, ricevuto compensi per 700mila euro. Lascia nel 2005, anno in cui diventa giudice costituzionale”.
“Il 13 agosto 2018, giorno prima del crollo del ponte Morandi (il tempismo è tutto nella vita), appariva un suo articolo sull’inserto del Corriere della Sera, L’Economia. Il titolo, ‘Ma siete sicuri che privatizzare sia un errore?’. Nel pezzo tra i vantaggi delle privatizzazioni, ‘scelta razionale e necessaria’, Cassese annoverava -i costi della cattiva gestione ricadranno sui privati-“.
“Pochi giorni dopo, il 18, da Repubblica apprendiamo che sostiene la tesi del concessionario che rigetta ogni responsabilità per la cattiva gestione e che la revoca sarebbe ‘una sproporzione’. Non si scorda nemmeno di rimarcare, il 21 agosto sul Sole 24 ore, che sarebbe paradossale nazionalizzare di nuovo le autostrade. Insomma, forse nell’articolo del 13 agosto voleva dire che mai i privati pagheranno per i loro disastri, come del resto prima del nostro arrivo, eravamo abituati in Italia”.