Il giornalista (messinese) Gaetano Messina, in un suo post, su Facebook ha scritto: “una minchiata, una cosa da niente se si vuole, potrebbe comportare al sindaco Free Tibet qualche guaio giudiziario. Accorinti, infatti, è stato denunciato ai carabinieri, stazione Arcivescovado (ma la denuncia non è stata ancora trasmessa alla Procura) per… peculato. Sissignori, peculato. Per avere utilizzato un’auto presa a noleggio dal Comune (l’Amministrazione non ha più auto blu, tutte vendute a quanto sembra) per la sua… campagna elettorale”.
Lo avrebbe fatto, secondo la denuncia, due volte: “la prima per un incontro con suoi supporters in via Cardines; la seconda per andare in una parrocchia sulla Panoramica, sempre per incontrarsi con suoi supporters (per entrambe le volte esistono le foto). Meraviglia che il tutto, in questa seconda occasione, sia stato avallato dal parroco. E con il Free Tibet, rischia anche il conducente dell’auto, a quanto sembra un ispettore dei vigili urbani, specie se per accompagnare il sindaco ha omesso di stilare il rapporto sui motivi del -viaggio-, e, ancor più, se per farlo ha incassato straordinari”.
“La qual cosa, quest’ultima, aggraverebbe, se vera, la posizione del Free Tibet, che spenderebbe i soldi dei cittadini per i suoi scopi. Come finirà? I magistrati, se e in quanto i carabinieri inoltreranno la denuncia in Procura, si metteranno a ridere per la minchiata accorintiana e probabilmente, oberati dal (non) lavoro archivieranno il tutto, magari -Udite! Udite!- rinviando a giudizio il presentatore della denuncia per -possibile alterazione dello stato fisico-psichico del Free Tibet, con azioni da configurarsi nello stalkeraggio-. Perché, si sa, le vie della magistratura sono infinite”.