Giuseppe Valerio Scarcella, componente storico dei pentastellati in Sicilia, ha pubblicato quanto segue sul proprio profilo Facebook: “questo quanto scritto adesso sulla pagina di Spadafora, sottosegretario con delega alle -pari opportunità-“.
“L’ho già scritto e lo ripeto da attivista storico del Movimento, già candidato al Parlamento siciliano, alle primarie per il Senato, presente come attivista in molteplici attività dal 2012, dal primo BOOM del Movimento a piazza Università a Catania, il primo risultato elettorale, quello delle regionali siciliane (con attraversamento di Beppe dello Stretto) che ha dato il LA all’escalation a 5 stelle per le nazionali del 2013 fino al Governo di oggi”.
“Tutto questo MENTRE LEI COL MOVIMENTO, ALLORA COME OGGI, non c’entrava nulla. Lei, mentre noi facevamo campagne elettorali per lo 0,.. coi banchetti sotto il sole, l’acqua, il freddo e il gelo, lavorava per Losco dell’Udeur in Campania, era al soldo di Rutelli e Pecoraro Scanio, veniva nominato da Schifani e Fini”.
“Lei col Movimento non c’entra una minchia. E’ solo stato paracadutato nel Parlamento e nel Governo del Cambiamento grazie a chi e chissà perchè. Tuttavia si permette di mettere in discussione il Ddl 735 sottoscritto da 6 senatori del Movimento. Si permette di essere d’accordo con la -stepchild adoption-, che il Movimento ha stralciato in ambito di votazione della Cirinnà, votando la cosa sul blog. Lei va apertamente contro il contratto di Governo votato nel blog e concordato con l’altra forza di maggioranza. Fa affermazioni contrarie a quanto votato nel blog dagli attivisti. Pertanto il suo ruolo governativo e la sua posizione di parlamentare, non di attivista, perchè non risulta tale da mai, deve essere sottoposta al vaglio dei probiviri e poi a votazione per l’espulsione dal Movimento, senza santi in paradiso e come tanti altri”.
“Oltretutto lei non conosce il fenomeno sociale grave dei padri separati dai figli e viceversa. Tutti i diritti lesi che ci sono in ballo e tutti i fenomeni criminali connessi alla sottrazione, sequestro e alienazione di minori ad opera di madri malevole, alienanti e calunniose, con numeri impressionanti che ogni propaganda ideologizzata volutamente sottace al grande pubblico. Questo non le può naturalmente interessare perchè probabilmente non diventerà mai padre. Ad ognuno la sua legittima e rispettabile natura. Ma questa non può, da dentro il Governo del cambiamento, inficiarne in alcun modo le politiche condivise, sfociando e degenerando in posizioni ideologiche che sconfessino il programma ed il contratto sottoscritto dal Movimento 5 Stelle”.
“Ne va delle fortune stesse del Movimento (con numeri impressionanti in ballo di 5.000.000 di padri separati piu’ i loro parenti che scontano le attuali ingiustizie separative) e della coerenza sempre dimostrata riguardo tutto e tutti e verso la quale anche lei si dovrà adeguare come gli altri. Rispetti il ruolo che le è stato temporaneamente assegnato e del quale lei è solo un semplice portavoce, lei non è ne sottosegretario dell’Udeur ne del PD, non gode di alcuna autonomia, lei è un portavoce che non può assumere iniziative non votate dalla base, non ha alcuna autorità per smentire un punto di contratto di Governo, segnatamente quello sulla Riforma del Diritto di Famiglia, se ne faccia una ragione. Saremo in tanti a chiedere la sua sfiducia. Stia sereno”.