“Mai gioire, delle disavventure altrui”. Lo sottolinea in una nota postata su Facebook, il primo cittadino di Messina Cateno De Luca, dopo avere appreso dell’inchiesta della magistratura (sui bilanci dell’Ente nei primi tre anni accorintiani) ed il conseguente invio di 23 avvisi di conclusione delle indagini preliminari a 23 tra ex amministratori comunali e dirigenti fra cui il suo predecessore Renato Accorinti.
Questo è il prosieguo della lettera di De Luca: “ho appreso che la precedente giunta ed alcuni dirigenti del Comune di Messina ed il collegio dei revisori dei conti sono indagati per la presunta non veridicità dei bilanci degli anni 2014- 2016. Io ho affermato ed affermo che i bilanci del Comune di Messina e delle partecipate comunali sono falsi perché ne ho avuto personale riscontro e l’ho scritto nella relazione di inizio mandato e nella relazione del primo anno di attività prontamente trasmesse alla Procura della Repubblica e della Corte dei conti”.
“Sono stato più volte querelato da Accorinti e dai suoi assessori per aver esternato pubblicamente queste verità con il mio linguaggio virulento e magari esagerando nella forma ma non sicuramente nella sostanza collezionando pure una condanna di nove mila euro per diffamazione prontamente appellata. Esprimo la mia personale solidarietà Cristiana nei confronti di tutti gli indagati e mi permetto di chiedere alla magistratura celerità nel procedimento perché una Giustizia giusta rischia di diventare ingiusta trasformandosi in un lungo tritacarne che infligge pene di gran lunga superiori a quelle di una sentenza emessa con la giusta celerità”.
“Invito tutti alla sobrietà e confermo l’appuntamento per giorno 16 novembre ore 11 Salone delle bandiere per il confronto pubblico tra noi e la precedente Giunta comunale sui contenuti della Relazione del primo anno di attività di sindaco. (In allegato l’invito)”.