Non sembra riscuotere molti consensi, la proposta avanzata ai Consiglieri Comunali, dal sindaco di Messina Cateno De Luca, l’1 gennaio durante il suo comizio di piazza Unione Europea

IL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA A PALAZZO ZANCA, BENEDETTO VACCARINO, RISPEDISCE AL MITTENTE L’INVITO DI ADERIRE AD UN INTERGRUPPO

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Non sembra riscuotere molti consensi, la proposta avanzata ai Consiglieri Comunali, dal sindaco di Messina Cateno De Luca, l’1 gennaio durante il suo comizio di piazza Unione Europea.

Secondo Benedetto Vaccarino (capogruppo in aula di Forza Italia): “abbiamo sposato il Salva Messina, valutando positivamente il percorso di risanamento sottoposto al Consiglio e, quindi, dando il nostro contributo positivo in aula senza -aprioristicamente- bloccare l’attività amministrativa proposta, nè diventando portavoce nè condizionati da quei -fattori esterni- evocati arbitrariamente dal sindaco offendendo la dignità ed il ruolo di consiglieri”.

Chiede con veemenza Vaccarino: “come possiamo noi Consiglieri condividere aprioristicamente una programmazione amministrativa predisposta solo ed esclusivamente dalla Sua Giunta e dai Presidenti delle Sue partecipate?”.

Prosegue l’esponente azzurro: “non basta la lettura di 47 pagine per poter esprimere giudizi o dare adesione fideistica quando il -pallino- della conoscenza e della gestione è solo ed esclusivamente nelle sue mani”!

E quindi…, Le chiediamo come gruppo: “di continuare a predisporre le delibere conseguenti al Salva Messina, con l’integrazione del -Cambiamo Passo- che se funzionale al perseguimento degli obiettivi da Lei segnalati troverà in noi l’approvazione dopo aver attentamente monitorato ed approfondito le singole delibere con il supporto del Segretario Generale e dei Dirigenti per garantire sempre la legittimità delle stesse”.

Annuncia Vaccarino, rispedendo al mittente l’invito pervenutogli: “le confermo, a nome del mio gruppo, che garantiremo la nostra presenza a tutti quegli atti amministrativi di competenza del Consiglio funzionali al miglioramento finanziario del Comune, allo snellimento amministrativo, ad un uso più efficiente ed efficace delle partecipate, all’incremento dell’occupazione giovanile, agli investimenti produttivi”.

In chiusura Vaccarino dice: “altri prima di Lei hanno in maniera forse più democratica e paziente interloquito sempre con l’aula. Non può sempre calcare la mano con una costante strategia della tensione che non giova a nessuno, ma soprattutto a Lei che corre il rischio di vanificare con una eventuale nuovo ricorso alle urne il lavoro sin qui fatto. Se Lei ritiene che non ci siano più i presupposti per continuare nel Suo lavoro, allora tragga le conclusioni che riterrà più opportune, evitando di addossare al Consiglio tutte le responsabilità di una eventuale chiusura anticipata del suo mandato. Noi abbiamo sempre fatto il nostro dovere di Consiglieri, l’elettorato trarrà le dovute conseguenze e Lei sarà ben lieto di crogiolarsi in questa -mania- di perenne campagna elettorale”.