Il Movimento politico Reset, rappresentato dall’architetto Alessandro Tinaglia, rilancia la propria azione, in un comunicato stampa, diffuso dal sodalizio si sottolinea: “nel rilanciare la chiamata alle armi alla Società Civile, reiterando la necessità che gli Stati Generali ripartano, vorremmo fare alcune considerazioni sul merito delle questioni. Crediamo che i Messinesi, siano poco interessati al gossip politico e si aspetterebbero invece che chi è stato delegato a rappresentarli faccia il proprio dovere occupandosi dei numerosissimi problemi della Città. Visto che però questo evidentemente non accade ciò che continua a sorprenderci sono l’assenza di reazione, la rassegnazione ed il livellamento verso il basso che la Città continua a vivere”.
“Messina ed i Messinesi sembrano rassegnati alla mediocrità ed al meno peggio, in tale scenario diventa normale che rispetto al vuoto di un’Amministrazione disastrosa un assessore che produce alcuni atti amministrativi, indipendentemente dall’utilità degli stessi per la nostra comunità, si tramuti in un alieno (visto il contesto nel quale opera). Si è arrivati al paradosso per cui per il semplice fatto di aver elaborato atti amministrativi, utili o no poco importa, l’assessore Eller può decidere, senza dimettersi, di attaccare il sindaco dichiarando, a ragione, che #messinameritadipiù. Insomma, il caos e la morte definitiva della politica anche a Messina”.
“Se entriamo nel merito ed esaminiamo i provvedimenti dell’assessore mutante Eller si scopre che dopo aver predisposto (ultima Città in Italia) il bilancio previsionale 2015, approvato addirittura nel maggio 2016, lo stesso ha impiegato ben 5 mesi prima tramutare in consuntivo un bilancio preventivo che nei fatti, vista la data di approvazione, doveva già coincidere con quello consuntivo. Sulle differenze tra i due bilanci, che poi ci riporterebbero al pelo nell’uovo di cui sembrava essere colpevole l’ex presidente dei revisori, crediamo che la Città dovrebbe interrogarsi. Va poi ricordato che insieme a tale strabiliante bilancio consuntivo 2015, l’assessore ha anche portato a termine la sesta revisione del Piano Decennale (in alcuni casi trentennale) di Riequilibrio”.
“In definitiva quel Piano di Riequilibrio salva le responsabilità della politica, di ieri e di oggi e carica sui Messinesi, di oggi e di domani, i circa 500 milioni di euro di buco. Poco importa, se tutti i dirigenti avevano avvisato il Consiglio Comunale che le previsioni contenute nel documento fossero a loro avviso inattuabili nella misura indicata dalla stessa manovra economica approvata. La sola cosa che contava, era salvare chi quel buco lo ha fatto”.
Tinaglia, termina affermando: “così, ancora una volta negli ultimi 40 mesi, il Consiglio Comunale ha approvato l’ennesima SANATORIA POLITICA ed insieme all’assessore Eller, al sindaco ed alla Giunta resterà nella storia qualora questa follia venisse avallata anche dal Ministero. Visto che nessun rappresentante politico ne parla e lo rileva, sarebbe bene che noi messinesi cominciassimo a reagire rendendoci conto di cosa sta accadendo e di quale ipoteca, sul futuro nostro e della Città, è stata firmata”.