“A Palermo per l’udienza sul caso Open Arms”

LO HA SCRITTO DOPO LE ORE 09.50 DI OGGI 02 DICEMBRE 2022, IN UN POST SULLA SUA PAGINA FACEBOOK, MATTEO SALVINI, IL SEGRETARIO DELLA LEGA, VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL GOVERNO GUIDATO DALLA PREMIER GIORGIA MELONI E MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

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Testo…, in parte tratto da… www.blogsicilia.it!

“A Palermo per l’udienza sul caso Open Arms”. Lo ha scritto dopo le ore 09.50 di oggi 02 dicembre 2022, in un post sulla sua Pagina Facebook, Matteo Salvini, il segretario della Lega, vice presidente del Consiglio dei ministri del Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Salvini ha aggiunto e concluso così: “a testa alta per l’Italia e gli italiani”.

I fatti

Questa mattina Matteo Salvini è arrivato all’Aula Bunker dell’Ucciardone a Palermo per l’udienza del processo Open Arms. Con il Vicepremier e Ministro c’è l’avvocato Giulia Bongiorno. In Aula sono attesi anche gli ex Ministri Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Lo rendono note fonti del ministro. Il vicepremier è a Palermo perché è in agenda l’udienza del processo Open Arms. In pieno accordo con il premier, Giorgia Meloni, alla quale ha spiegato l’impossibilità di essere a Roma alle 19, Salvini ha partecipato ieri sera al Consiglio dei Ministri in video collegamento.

E’ stato acquisito al fascicolo del dibattimento il materiale audio, fotografico e video relativo alle operazioni svolte dalla nave Open Armas, ad agosto 2019, durante il soccorso di un barcone carico di migranti, frutto di attività integrativa d’indagine della Procura di Palermo. L’acquisizione della documentazione è stata chiesta dalla difesa del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, sotto processo con l’accusa di avere illegittimamente vietato l’approdo alla nave della ong spagnola e ai profughi presi a bordo.

Nel fascicolo le riprese di un sommergibile

Le riprese, effettuate da un sommergibile l’1 agosto del 2019, e i file di conversazioni che coinvolgono l’equipaggio della Open Arms erano stati messi a disposizioni delle parti dagli inquirenti e facevano parte del fascicolo del pm. L’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Salvini, imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, ha chiesto che venissero inserite nel fascicolo del dibattimento, che fossero dunque messe a disposizione del tribunale. I giudici hanno anche disposto la trascrizione dei file audio acquisiti.

La nuova udienza del processo a Salvini

Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. La vicenda risale all’agosto del 2019, quando l’allora ministro dell’Interno costrinse la nostra nave ad attendere 19 giorni davanti al porto di Lampedusa prima di permettere alle 160 persone soccorse di sbarcare in un porto sicuro. Sarranno auditi l’ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, l’ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta e Tiziana Liguori, dirigente ministero Interno, chiamati a testimoniare dalla Procura per chiarire le dinamiche di quei giorni e le responsabilità di ciascun ministero nelle decisioni prese in quelle ore”.

Chiarire la cornice entro la quale si svolge la nostra attività

“Alla luce degli avvenimenti di quest’ultimo mese, dell’ennesima aggressione politica ai danni delle ong che operano in mare, dopo che, ancora una volta, donne, uomini e bambini fragili sono stati costretti ad attendere giorni in porto prima di poter sbarcare, subendo violazioni che appaiono sempre più gravi come la selezione arbitraria tra gradi di vulnerabilità e l’utilizzo di definizioni inaccettabili quali “carichi residuali” riferita a esseri umani che, nelle intenzioni di questo governo, avrebbero dovuto essere respinti – ha detto Open arms in una nota – ci sembra sempre più importante poter chiarire in sede giudiziaria la cornice entro la quale si svolge la nostra attività di soccorso in mare, le Convenzioni internazionali che la regolano e le responsabilità di chi ha ricoperto cariche istituzionali in questi ultimi anni”.

Open Arms, “Rispettato il diritto internazionale”

“Continuiamo a ribadire – aggiunge – di aver sempre rispettato il diritto internazionale, la legge del mare e la nostra Costituzione, prova ne è che non una sola inchiesta aperta a nostro carico ha portato ad alcun esito, oggi l’unico ad essere sotto processo è un ministro di questo paese che, con scelte che continuano a rinnovarsi, ha di fatto calpestato i diritti inviolabili di ogni essere umano sanciti dalla nostra Costituzione democratica”.