Articolo…, tratto da… www.livesicilia.it!
All’inizio, nella confusione del suono della campanella e nella folla di alunni e genitori, non è stato immediatamente chiaro cosa stesse succedendo . Ma poi le urla del ragazzino ‘aiuto, aiuto’, hanno fatto capire che stava accadendo qualcosa di grave. Il cortile dell’Istituto Comprensivo Gian Battista Nicolosi di via della Libertà a Paternò è stato ieri teatro di violenza.
Mancava qualche manciata di minuti alle 13.30 quando un minorenne al culmine di una discussione con un altro giovanissimo è stato colpito alla coscia con un fendente. Il ragazzo ferito era appena uscito da scuola. Non è ancora chiaro se l’altro, di un anno più grande, lo aspettava o avevano un appuntamento. I due stavano chiarendo un diverbio legato a una ragazzina, quando ad un certo punto l’adolescente ha tirato fuori il coltello, ha colpito l’alunno ed è fuggito lasciandolo a terra sanguinante. Insomma una diatriba sentimentale che è finita nel sangue.
Immediatamente sono scattati i soccorsi e le chiamate dei genitori presenti ai numeri dell’emergenza. In via della Libertà sono arrivate due ambulanze, i medici hanno prestato le prime cure al minorenne ferito e poi lo hanno trasportato in ospedale. Dalle informazioni che LiveSicilia ha raccolto, lo studente non è in pericolo di vita. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Paternò, che in poco tempo hanno rintracciato il minore aggressore e lo hanno portato in caserma. Il ragazzo, la cui posizione è al vaglio della Procura dei Minorenni di Catania, è stato denunciato. Essendo un caso che coinvolge due giovanissimi gli investigatori mantengono le bocche cucite.
Duro il commento del sindaco di Paternò Nino Naso a LiveSicilia: “sono fatti che non possono essere accettati in alcun modo. Se si parla di un litigio è un fatto. Ma non si gira con un coltello in tasca…, questo non può essere giustificato in alcun modo. Evidentemente c’è un disagio su cui bisogna lavorare, dando continuità a quanto già stanno facendo le scuole e gli operatori del terzo settore. Bisogna insistere su questa strada e prevenire in tutti i modi questo tipo di episodi”.