Comunicato di attività vulcanica – Stromboli (Aggiornamento n. 21) del 11-07-2024 12:58 (UTC): “l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere della rete di sorveglianza e da personale INGV in campo è possibile osservare che alle 12.07 UTC circa si è verificato un evento parossistico ai crateri sommitali”

PROSEGUE LA NOTA: "TALE ATTIVITÀ HA PRODOTTO UNA COLONNA ERUTTIVA ED UN FLUSSO PIROCLASTICO LUNGO LA SCIARA DEL FUOCO... IL FLUSSO SI È PROPAGATO A MARE PER DECINE DI METRI DALLA LINEA DI COSTA... IL FENOMENO LUNGO LA SCIARA SI È ESAURITO INTORNO ALLE 12.10 UTC... DAL PUNTO DI VISTA SISMICO, DALLE ORE 12:07 UTC, TUTTE LE STAZIONI DI STROMBOLI HANNO REGISTRATO UN TRANSIENTE SISMICO ASSOCIATO AD UNA SEQUENZA DI EVENTI ESPLOSIVI PER LA DURATA COMPLESSIVA DI CIRCA 8 MINUTI, IL PIÙ ENERGETICO DEI QUALI (ORE 12:08:50 UTC) È ASSOCIABILE ALL’EVENTO PAROSSISTICO AI CRATERI SOMMITALI"

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Comunicato di attività vulcanica – Stromboli (Aggiornamento n. 21) del 11-07-2024 12:58 (UTC): “l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere della rete di sorveglianza e da personale INGV in campo è possibile osservare che alle 12.07 UTC circa si è verificato un evento parossistico ai crateri sommitali”.

Prosegue la nota: “tale attività ha prodotto una colonna eruttiva ed un flusso piroclastico lungo la Sciara del Fuoco… il flusso si è propagato a mare per decine di metri dalla linea di costa… il fenomeno lungo la sciara si è esaurito intorno alle 12.10 UTC… dal punto di vista sismico, dalle ore 12:07 UTC, tutte le stazioni di Stromboli hanno registrato un transiente sismico associato ad una sequenza di eventi esplosivi per la durata complessiva di circa 8 minuti, il più energetico dei quali (ore 12:08:50 UTC) è associabile all’evento parossistico ai crateri sommitali”.

Si conclude così il testo: “l’ampiezza media del tremore ha raggiunto in corrispondenza dell’evento parossistico un livello molto alto seguito da un rapido decremento fino a raggiungere attualmente il livello medio. Per quanto riguarda le reti permanenti del controllo delle deformazioni, i sensori delle stazioni clinometriche e GNSS non mostrano variazioni significative”.