Con ordinanza notificata lo scorso 11 febbraio 2025, la Corte dei Conti, fa sapere Roberto Staro, avvocato della testimone di giustizia, “ha integralmente revocato il provvedimento di sequestro dei conti correnti disposto a carico di Valeria Grasso il 23 dicembre 2024: In particolare, il Giudice delegato, esaminata la documentazione e gli atti prodotti, ha accolto tutte le osservazioni difensive, anche con riferimento al difetto di giurisdizione della magistratura contabile”

VALERIA GRASSO..., ERA FINITA SOTTO INCHIESTA CON L'ACCUSA DI AVER OCCUPATO ABUSIVAMENTE UN IMMOBILE CONFISCATO AI BOSS DI SAN LORENZO: ERANO STATI I FINANZIERI DEL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO E FINANZIARIO CHE AVEVANO ESEGUITO IL PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO CONSERVATIVO NEI CONFRONTI DELL'IMPRENDITRICE TESTIMONE DI GIUSTIZIA... L'ATTO ERA STATO EMESSO DALLA SEZIONE GIURISDIZIONALE PER REGIONE SICILIANA DELLA CORTE DEI CONTI..., L'OCCUPAZIONE ABUSIVA AVREBBE CAUSATO UN DANNO ERARIALE DI OLTRE 250 MILA EURO

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Con ordinanza notificata lo scorso 11 febbraio 2025, la Corte dei Conti, fa sapere Roberto Staro, avvocato della testimone di giustizia, “ha integralmente revocato il provvedimento di sequestro dei conti correnti disposto a carico di Valeria Grasso il 23 dicembre 2024: In particolare, il Giudice delegato, esaminata la documentazione e gli atti prodotti, ha accolto tutte le osservazioni difensive, anche con riferimento al difetto di giurisdizione della magistratura contabile”.

Valeria Grasso…, era finita sotto inchiesta con l’accusa di aver occupato abusivamente un immobile confiscato ai boss di San Lorenzo: erano stati i finanzieri del nucleo di polizia economico e finanziario che avevano eseguito il provvedimento di sequestro conservativo nei confronti dell’imprenditrice testimone di giustizia… l’Atto era stato emesso dalla sezione giurisdizionale per Regione siciliana della Corte dei Conti…, l’occupazione abusiva avrebbe causato un danno erariale di oltre 250 mila euro.

La vicenda ruota sull’immobile in via Matteo Dominici a Palermo…, che era stato confiscato nel 2005 e devoluto al patrimonio dello Stato. Nel 2014 l’Agenzia per i beni confiscati aveva emesso un’ordinanza di sfratto per Valeria Grasso, ma lo sgombero dell’immobile non sarebbe mai avvenuto. Il 28 novembre del 2023, la polizia municipale ha effettuato un sopralluogo nella palestra e ha accertato la presenza del figlio dell’imprenditrice constatando che l’immobile «continua a essere abusivamente occupato e che lo stesso ha subito delle modifiche di carattere urbanistico edilizio mai denunciate», come la creazione di ambienti separati per il fitness, spogliatoi e servizi igienici, area reception e cambio di destinazione d’uso non autorizzati e realizzati in data imprecisata».

Per Valeria Grasso “questa pronuncia è una tappa significativa del percorso di verità e di giustizia e mi auguro possa essere il primo passo per una completa e definitiva risoluzione della mia vicenda. Ora sono più serena perché ho vissuto questo sequestro come un vero e proprio sopruso nei miei confronti. Continuo però ad avere fiducia nello Stato e nella magistratura e non smetterò di testimoniare i valori di lealtà e di coerenza nella mia lotta contro la mafia”.