Due ragazzini di appena 12 anni “sotto processo” per stalking ai danni di una compagna di classe: una ragazzina che dopo mesi d’inferno privato in una scuola della zona sud non voleva più andare in aula, non voleva fare più nulla, non voleva più essere bersaglio di insulti, minacce e spintoni… e aveva deciso a quanto pare di “rinchiudersi” in casa

PURTROPPO SONO STORIE D’ORDINARIO BULLISMO PORTATO ALLE ESTREME CONSEGUENZE QUELLE COME LA VICENDA CHE ADESSO È FINITA DAVANTI AL TRIBUNALE PER I MINORENNI: L’UDIENZA PRELIMINARE È GIÀ FISSATA, SI TERRÀ A FINE GENNAIO DAVANTI AL GIP ROSA CALABRÒ, IL MAGISTRATO CHE HA ESAMINATO GLI ATTI D’INDAGINE E GLI ACCERTAMENTI INVIATI DALLA PROCURA, L’UFFICIO RETTO DAL MAGISTRATO ANDREA PAGANO

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Articolo…, tratto da… www.gazzettadelsud.it!

Due ragazzini di appena 12 anni “sotto processo” per stalking ai danni di una compagna di classe. Una compagna che dopo mesi d’inferno privato in una scuola della zona sud non voleva più andare in classe, non voleva fare più nulla, non voleva più essere bersaglio di insulti, minacce e spintoni… e aveva deciso a quanto pare di “rinchiudersi” in casa.

Purtroppo sono storie d’ordinario bullismo portato alle estreme conseguenze quelle come la vicenda che adesso è finita davanti al tribunale per i minorenni: l’udienza preliminare è già fissata, si terrà a fine gennaio davanti al gip Rosa Calabrò, il magistrato che ha esaminato gli atti d’indagine e gli accertamenti inviati dalla Procura, l’ufficio retto dal magistrato Andrea Pagano.

Gli accertamenti degli inquirenti sono cristallizzati nel capo d’imputazione che vede coinvolti un dodicenne e una dodicenne. I quali secondo l’ipotesi d’accusa si sarebbero resi responsabili in concorso, nel corso dell’anno scolastico 2021/2022, e successivamente fino al settembre del 2022, del reato di atti persecutori previsto dall’art. 612 bis del codice penale.