E’ di un arresto…, il bilancio di una operazione effettuata nelle scorse ore dagli operatori della sezione volanti della Questura di Catania per l’ipotesi di rapina

UN MINORENNE..., IN VIA VITTORIO EMANUELE, E' STATO COSTRETTO DA UN UOMO A CONSEGNARE IL PROPRIO CELLULARE E SUCCESSIVAMENTE MINACCIATO DI MORTE DAL LADRO ACCORTOSI DI ESSERE SEGUITO DALLA VITTIMA DOPO LA SUA FUGA IN VIA ETNEA VERSO IL DUOMO LOCALE

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E’ di un arresto…, il bilancio di una operazione effettuata nelle scorse ore dagli operatori della sezione volanti della Questura di Catania per l’ipotesi di rapina. Un minorenne addirittura minacciato di morte è stato costretto a consegnare il cellulare.

La rapina al minorenne
I poliziotti sono intervenuti in seguito alla segnalazione di un minorenne in Via Vittorio Emanuele. Gli agenti direttamente sul posto hanno sentito il ragazzino che riferiva di essere stato rapinato poco prima del proprio telefono cellulare in piazza Università. Dalla vittima i poliziotti apprendevano che, mentre era seduto su una panchina, veniva avvicinato da un uomo armato di coltello dal quale penzolava un laccio rosso che lo minacciava di consegnargli subito il telefono cellulare. Una volta ottenuto il cellulare l’uomo si era allontanato a piedi in via Etnea in direzione di piazza Duomo. Il ragazzino, nella speranza di poter recuperare il proprio telefono, aveva iniziato a seguire a distanza l’uomo il quale, accortosi dopo un po’ della sua presenza, gli si era avvicinato minacciando di ucciderlo. A quel punto, il ragazzino aveva avvisato le forze dell’ordine, fornendo anche una descrizione del malvivente.

La ricerca e il riscontro
Il personale della Volante si metteva alla ricerca del rapinatore fino a quando individuava un giovane accovacciato su un marciapiede, in zona San Berillo Vecchio, perfettamente corrispondente alle descrizioni fornite. L’uomo, una volta avvicinato dagli agenti, ammetteva subito le proprie responsabilità riguardo alla rapina del cellulare di cui si era già disfatto, e veniva subito sottoposto a perquisizione da cui saltava fuori un coltello a serramanico con all’estremità un filo di lana rossa, un particolare già citato ai poliziotti dalla giovane vittima. Il malvivente, con diversi precedenti di polizia, veniva quindi arrestato con l’accusa di rapina pluriaggravata.