Testo…, tratto da… www.lastampa.it!
È il 10 luglio 2023 quando le microcamere piazzate dagli investigatori filmano in presa diretta un abuso sessuale (poi sventato) in una stanza dell’ospedale Sant’Anna di Torino: a essere ripreso, poco prima di finire in manette, è un 45enne filippino… sfila le lenzuola dal letto in cui dorme sua figlia di 13 anni e cerca di costringerla a un rapporto sessuale… lei è ricoverata lì perché è incinta…, che il neonato sia frutto di un incesto gli inquirenti lo scopriranno solo dopo, corroborando un sospetto nato dall’atteggiamento evasivo dell’adolescente.
La doppia condanna
Il 17 novembre 2024…, l’epilogo: l’uomo è stato condannato a 12 anni per violenza sessuale aggravata nel giudizio abbreviato: il pm Cesare Parodi aveva chiesto 10 anni, tenuto conto della riduzione collegata al rito… il giudice ha anche condannato l’uomo a risarcire il danno in sede civile, accordando una provvisionale da 50mila euro alla vittima degli stupri (assistita da Roberto Saraniti) e 3mila euro a ciascuno dei suoi tre fratelli, che per anni avrebbero preso botte dal genitore.
Le telecamere nascoste
A segnalare la necessità di filmare le visite del padre è stato l’ospedale. La ragazzina infatti ha tentennato quando lo staff sanitario le ha chiesto chi fosse il padre del bimbo che portava in grembo: prima ha parlato di un compagno di scuola, pur senza mai farne il nome, poi ha detto di avere avuto un rapporto con un uomo conosciuto su un’app di incontri. Risposte evasive che hanno insospettito i medici.
La conferma dell’incesto dal Dna
Dopo che le microcamere hanno colto l’uomo in flagrante, è scattato anche l’esame del dna sul feto. Risultato: il padre dell’adolescente e quello del nascituro erano la stessa persona. La giovane ha partorito ad agosto e il piccolo è stato dato in adozione. Nei mesi successivi la Procura ha ricostruito almeno un anno di abusi tra le mura domestiche a partire dall’autunno 2022: violenze sessuali ai danni della ragazza minorenne, sopraffazioni e umiliazioni per la madre e i tre fratelli.
Sotto accusa anche la madre della ragazzina
La moglie figura come vittima dei maltrattamenti (ha raccontato di essere stata picchiata con un bastone, presa a pugni e colpita in faccia con delle suppellettili), mentre è imputata di violenza sessuale perché avrebbe omesso di denunciare gli abusi pur essendone a conoscenza. Il dibattimento è tuttora in corso.