Articolo…, tratto da… www.ilriformista.it!
E’ stato ritrovato sott’acqua il corpo della giovane Denise Galatà, la 18enne caduta ieri, martedì 30 maggio, nelle acque del fiume Lao, nel Cosentino, durante un’escursione di rafting con la scuola. Il cadavere è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco non molto distante dal punto in cui la studentessa era finita in acqua. Sul posto anche i familiari della ragazza che frequentava una scuola di Polistena, comune in provincia di Reggio Calabria.
L’ipotesi che appare più attendibile è che la giovane, dopo essere finita in acqua nel momento dello scontro tra il gommone sul quale si trovava e l’altro natante che procedeva più avanti, non abbia avuto la forza di riemergere e sia morta annegata. Sarà l’autopsia però a chiarire le cause del decesso. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Cassano allo Ionio, sono coordinate dalla procura di Castrovillari.
Le ricerche della 18enne erano andate avanti, senza esiti, fino a tarda sera. Poi sono state riprese questa mattina. Inizialmente è stato ritrovato il caschetto che la giovane indossava durante l’escursione. Ed è proprio nell’area del ritrovamento che si sono concentrate le ricerche di Denise fino al drammatico epilogo avvenuto poco prima delle 14 di mercoledì 31 maggio.
La ragazza risiedeva con la famiglia a Cinquefrondi, nel Reggino, e frequentava il liceo statale di Polistena. Era da alcuni giorni in provincia di Cosenza in gita scolastica. “Dal momento in cui abbiamo appreso dell’incidente accaduto ai nostri studenti a Laino Borgo, siamo rimasti sul posto e mantenuto un contatto costante con i soccorritori. Non perdiamo la speranza che la nostra Denise possa essere ritrovata sana e salva al più presto e così riabbracciare la sua famiglia ed i suoi compagni di classe”- ha dichiarato Francesca Morabito, la dirigente del liceo statale di Polistena.