Ecco…, la conferenza stampa di oggi 14 gennaio 2025, iniziata alle 10.45 presso la Sala Riunioni della Caserma ‘Nicola Calipari’ della Questura di Messina tenuta dal procuratore capo della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, dottor Antonio D’Amato [Video]

L’INCONTRO HA AVUTO COME OGGETTO, L’ODIERNA 'OPERAZIONE GOTHA' ATTRAVERSO LA QUALE SONO STATI ARRESTATI 15 SOGGETTI FACENTI CAPO ALLA 'FAMIGLIA MAFIOSA' DEI #BARCELLONESI... CORRENTE IN BARCELLONA POZZO DI GOTTO

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Ecco…, la conferenza stampa di oggi 14 gennaio 2025, iniziata alle 10.45 presso la Sala Riunioni della Caserma ‘Nicola Calipari’ della Questura di Messina tenuta dal procuratore capo della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, dottor Antonio D’Amato. L’incontro ha avuto come oggetto, l’odierna ‘Operazione Gotha’ attraverso la quale sono stati arrestati 15 soggetti facenti capo alla ‘Famiglia Mafiosa’ dei #barcellonesi… corrente in Barcellona Pozzo di Gotto.

All’evento, oltre al citato procuratore D’Amato, hanno partecipato: ‘il Direttore del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della P.S., Vincenzo Nicolì, il Questore di Messina, Annino Gargano ed il procuratore aggiunto della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Messina, Vito Di Giorgio ‘.

In particolare Gazzetta per i reati di…, associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, peculato, trasferimento fraudolento di valori, violazione della pubblica custodia di cose e sottrazione di cose sottoposte a sequestro…. alle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato di Messina, nell’ambito di un’operazione contro la criminalità organizzata barcellonese, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Messina, su richiesta della DDA, a carico di 15 persone.

Gli inquirenti hanno scoperto l’esistenza di un’organizzazione mafiosa che gestiva illecitamente un’impresa di Barcellona dedita allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dei rifiuti speciali e alla demolizione dei veicoli. L’impresa era già destinataria di diversi provvedimenti giudiziari di sequestro e confisca. Sin dal primo provvedimento di sequestro, la ditta era stata affidata all’amministrazione di un commercialista, nominato amministratore giudiziario nel mese di giugno 2011. Tale impresa è stata collegata alla “famiglia mafiosa barcellonese”, essendo gestita da un figlio della titolare intestataria dell’impresa, ritenuto esponente di spicco della struttura criminale, attualmente detenuto (sconta una pena definitiva proprio per il reato di mafia).

Nonostante i diversi provvedimenti di sequestro e confisca, le attività di indagine hanno messo in luce un quadro inquietante: il capo mafia barcellonese ha gestito come “titolare di fatto” l’impresa sottoposta ad amministrazione giudiziaria. Ciò sarebbe stato reso possibile anche grazie ai comportamenti dell’amministratore giudiziario, completamente asservito al potere mafioso del clan. Più nel dettaglio, l’attività investigativa ha consentito di ricostruire il modus operandi degli indagati al fine di creare profitti illeciti attraverso la vendita di pezzi di ricambio usati senza il titolo fiscale e lo smaltimento di rifiuti non censiti; tutto ciò anche grazie alla complicità di alcuni dipendenti impiegati nella ditta da oltre vent’anni. L’impresa, in sostanza, sarebbe stata utilizzata come strumento di illecito arricchimento attraverso la quotidiana appropriazione del denaro, non contabilizzato, dalle casse.

Per le operazioni di Polizia giudiziaria – coordinate dalla Squadra Mobile della Questura di Messina e dal Commissariato di P.S. di Barcellona Pozzo di Gotto – sono stati impiegati circa 150 agenti della Polizia di Stato, tra cui personale delle Squadre Mobili di Palermo, Catania, Siracusa, Enna e Vibo Valentia; delle S.I.S.C.O. di Palermo, Catania e Messina; del Reparto Prevenzione Crimine «Sicilia Orientale”; del Reparto Cinofili della Questura di Vibo Valentia; dei Commissariati di P.S. della provincia di Messina.