“Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, ricorre al ricatto occupazionale in assenza di seri argomenti politici per difendere la sua scelta scellerata di aumentare le tasse sui cittadini messinesi, o meglio su quelli che pagano la tari, non essendo capace di riscuotere che pochi spiccioli della montagna di crediti nei confronti degli evasori”. A parlare in una nota Franco De Domenico Segretario cittadino del Partito democratico.
De Domenico aggiunge e conclude: “per giustificare quella che ha tutti i contorni di una vera e propria rappresaglia politica nei confronti dei consiglieri comunali che, esercitando democraticamente le loro prerogative, hanno “osato” non eseguire i suoi ordini, in questa occasione, oltre al solito cumulo di bugie e offese personali, ha superato se stesso, declinando a mo’ di lista di proscrizione, i nomi dei consiglieri che hanno bocciato il Piano, da lui ostinatamente proposto, aizzando contro gli stessi consiglieri i lavoratori che intende licenziare. Questi metodi, semplicemente vergognosi, hanno ormai abbondantemente superato i limiti del confronto politico per sfociare nella istigazione a delinquere. Oggi a Messina, oltre al tentativo di comprimere il confronto democratico, c’è un problema di ordine pubblico che Prefetto e Magistratura non possono più ignorare. Affronteremo con gli organismi del partito le azioni da intraprendere ma certo non ci facciamo intimidire dal Sindaco e dai suoi cortigiani”.