I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, a seguito di una lunga indagine iniziata già nel 2020 nel contesto di una loro attività l’hanno battezzata Operazione “Oro Nero” perché hanno scoperto quella che i magistrati della Procura della Repubblica di Sede hanno classificato come una associazione a delinquere

SI TRATTA..., DI UN GRUPPO DI SOGGETTI CHE SAREBBE STATO IMPEGNATO SUL TERRITORIO DI 4 COMUNI CON ESCAVATORI E CAMION DI GRANDE STAZZA, PER EFFETTUARE ESTRAZIONI ILLEGALI DI “TERRA NERA”, RICCA DI HUMUS, DESTINATA PER LE SUE PROPRIETÀ A VIVAI: LE ZONE DEPREDATE SONO QUASI TUTTE SOTTOPOSTE A VINCOLO PAESAGGISTICO E A TUTELA AMBIENTALE. ADESSO A CONCLUSIONE DELL'INDAGINE EFFETTUATA DAI CARABINIERI, SOTTO IL COORDINAMENTO DELLA PROCURA DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO RETTA DAL PROCURATORE GIUSEPPE VERZERA, SONO STATI NOTIFICATI GLI AVVISI DI GARANZIA CHE HANNO PORTATO ALL’IDENTIFICAZIONE DI UNA PRESUNTA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DEDITA AL FURTO E ALLA DISTRUZIONE DI AREE NATURALI PROTETTE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI COMUNI DI TERME VIGLIATORE, MONTALBANO ELICONA, NOVARA DI SICILIA E RODI MILICI

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I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, a seguito di una lunga indagine iniziata già nel 2020 nel contesto di una loro attività l’hanno battezzata Operazione “Oro Nero” perché hanno scoperto quella che i magistrati della Procura della Repubblica di Sede hanno classificato come una associazione a delinquere.

Si tratta…, di un gruppo di soggetti che sarebbe stato impegnato sul territorio di 4 comuni con escavatori e camion di grande stazza, per effettuare estrazioni illegali di “terra nera”, ricca di humus, destinata per le sue proprietà a vivai: le zone depredate sono quasi tutte sottoposte a vincolo paesaggistico e a tutela ambientale. Adesso a conclusione dell’indagine effettuata dai Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto retta dal procuratore Giuseppe Verzera, sono stati notificati gli avvisi di garanzia che hanno portato all’identificazione di una presunta associazione a delinquere dedita al furto e alla distruzione di aree naturali protette, con particolare riferimento ai comuni di Terme Vigliatore, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Rodi Milici.

Sette sono le persone indagate per diverse ipotesi di reato, tra cui associazione a delinquere, furto aggravato, danneggiamento ambientale e gestione di discariche abusive
Ecco l’elenco completo: ‘Veronica Campanino (33 anni, nata a Barcellona Pozzo di Gotto, residente a Terme Vigliatore, ritenuta capo e promotrice dell’associazione, la società “Campaninoter” di cui è legale rappresentate, sarebbe stata centrale nel reimpiego dei materiali sottratti); Salvatore Campanino (60 anni, di Terme Vigliatore, considerato materialmente il vero organizzatore e promotore del presunto sodalizio criminoso); tutti i seguenti individui sono conduttori di macchine edili ed autocarri a servizio della stessa società che ha sede a Terme Vigliatore… Francesco Allia (36 anni, di Terme Vigliatore, con il ruolo di coordinatore operativo dei partecipanti); Giuseppe Gitto (53 anni, di Furnari, coinvolto come operatore e partecipante attivo); Paolo Dugo (44 anni, nato a Basicò, residente a Terme Vigliatore, quale autista di mezzi che sarebbero stati utilizzati nei furti); Davide Isgrò (43 anni, nato a Barcellona, residente a Falcone, autista e operatore dell’associazione); Alfio Antonio Buemi (54 anni, di Novara di Sicilia, il quale è accusato di aver partecipato ad azioni di furto e danneggiamento in aree naturali protette)’.