I carabinieri della stazione di Campobello di Mazara hanno arrestato i cugini Eros e Francesco Biondo, di 24 e 25 anni, e Giuseppe Titone di 21 anni. Per loro, dopo la condanna, è arrivato l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Marsala

TUTTI E TRE SONO STATI CONDANNATI

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I carabinieri della stazione di Campobello di Mazara hanno arrestato i cugini Eros e Francesco Biondo, di 24 e 25 anni, e Giuseppe Titone di 21 anni.

Per loro, dopo la condanna, è arrivato l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Marsala.

Le condanne
Tutti e tre sono stati condannati a 5 anni e 3 mesi di reclusione per la violenza sessuale di gruppo avvenuta a Campobello di Mazara nel febbraio del 2021. Per tutti c’è stata una lieve riduzione di pena. Infatti ai cugini erano stati dati inizialmente 6 anni mentre a Titone 5 anni e mezzo. A denunciarli era stata una ragazza di 18 anni, che aveva raccontato di essere stata abusata all’interno di una villetta della frazione balneare di Tre Fontane. In questa casa era stata invitata con la scusa di una festa con ragazzi e ragazze, ma quando è arrivata ha trovato soltanto maschi. Dopo un rapporto sessuale consensuale con uno di loro, quest’ultimo ha invitato gli altri a fare sesso con lei contro la sua volontà. I tre sono stati portati nel carcere di Trapani. Confermata l’assoluzione per il 21enne Dario Caltagirone, anche lui dello stesso centro belicino.

Una ragazza di 18 anni ha denunciato
Il 2 luglio 2021, la ragazza è stata ascoltata in “incidente probatorio” davanti al gip di Marsala e ha confermato le accuse. Anche se i legali dei quattro accusati hanno evidenziato “contraddizioni” e “punti ancora oscuri” nel suo racconto. I quattro giovani furono accusati “in quanto, a titolo di concorso morale e materiale tra loro, costringevano e inducevano la vittima a subire atti sessuali sia mediante violenza fisica sia abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della persona offesa”.

Oltre alla ragazza, si è costituito parte civile anche il Centro antiviolenza “La casa di Venere” di Marsala, rappresentato dall’avvocato Roberta Anselmi.