“Il 15 giugno 2021, a Pisa, un bambino terrorizzato veniva prelevato, in nome della legge 54/2006 (la quale impone la frequentazione del ‘pater familias’ anche quando denunciato per violenze ), da ingenti forze pubbliche, in casa sua, sfondando la porta del bagno in cui si era rifugiato”

LO HANNO SCRITTO IN UN ODIERNO COMUNICATO STAMPA, 'LE DONNE DI MATERNAMENTE E MOVIMENTIAMOCI VICENZA LABORATORIO DONNA RESISTENZA FEMMINISTA'

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“Il 15 giugno 2021, a Pisa, un bambino terrorizzato veniva prelevato, in nome della legge 54/2006 (la quale impone la frequentazione del ‘pater familias’ anche quando denunciato per violenze ), da ingenti forze pubbliche, in casa sua, sfondando la porta del bagno in cui si era rifugiato”. Lo hanno scritto in un odierno Comunicato stampa, ‘Le donne di MaternaMente e MovimentiAMOci Vicenza Laboratorio Donna Resistenza Femminista’.

Così continua il testo: “ora quel provvedimento di prelievo forzato è stato giudicato illegittimo dalla Corte di Cassazione, ciononostante la mamma di quel bambino deve subire un PROCESSO PER CALUNNIA per averne denunciato l’illegittimità”.

Inoltre nella nota si evidenzia: “c’eravamo, come donne e madri di MaternaMente, accanto a questa mamma e a suo figlio, con i nostri presidi, prima del prelievo e per tentare di evitarlo. Le donne che quel giorno erano presenti, ci hanno raccontato tutto l’orrore di quanto accaduto, l’impossibilità di avvicinarsi a casa a dare conforto, la strada bloccata dalla polizia”.

Le donne scrivono: “quel prelievo fu un atto di brutale violenza contro un bambino indifeso, e questo processo a sua madre è indecente, l’ennesima azione feroce e punitiva nei confronti di una madre che rifiuta di subire passivamente la violenza istituzionale e maschile. Ci viene detto di denunciare, di non andare all’ultimo appuntamento”.

Le componenti di MaternaMente sottolineano: “ci vengono date istruzioni e consigli in quantità ma poi, i violenti, sono tutelati e le donne, le madri, messe sotto accusa e processate, ricattate e intimidite, i nostri figli strappati come dei criminali e traumatizzati a vita. Il tutto nel silenzio assordante e omertoso generale”.

Le sottoscrittrici evidenziano: “noi stiamo con la mamma di Pisa, ora come allora, e con tutte le altre che quotidianamente alzano la testa e lottano per i Diritti propri e dei propri Figli e Figlie! Saremo a Pisa il 12 settembre prossimo, martedì, alle h:09,00 di fronte al tribunale per dare di nuovo la nostra vicinanza e solidarietà alla Madre di Pisa in occasione del processo che la vedrà imputata”.

Si conclude in tal modo il documento: “e per chiedere l’abrogazione della legge 54/2006, nonché riconosciuto illegale l’utilizzo nei tribunali italiani della scienza-spazzatura della pas e derivati. Invitiamo le donne e le madri tutte”.