Il direttivo di ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari) ha presentato la sigla agli associati e ribadito le linee guida e la filosofia che anima l’Associazione che, ricordiamo, nasce allo scopo di tutelare, assistere ed informare il personale militare e, contestualmente, creare in loro una coscienza sindacale

A BREVE..., GLI ADERENTI A QUESTO SODALIZIO AVRANNO MODO DI PRESENTARSI “UFFICIALMENTE” NEL CORSO DI UN PROSSIMO CONGRESSO NAZIONALE

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Il direttivo di ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari) ha presentato la sigla agli associati e ribadito le linee guida e la filosofia che anima l’Associazione che, ricordiamo, nasce allo scopo di tutelare, assistere ed informare il personale militare e, contestualmente, creare in loro una coscienza sindacale. Collegati in videoconferenza, venerdì sera, gli associati si sono dimostrati interessati e certi che il direttivo si stia muovendo nella direzione giusta, perseguendo sempre l’interesse del militare, ribadendo onori ed oneri e diritti e doveri del personale.

All’evento erano presenti anche alcune testate giornalistiche e i giornalisti intervenuti hanno posto domande precise e puntuali, volte ad avere maggiori informazioni riguardanti il sito di ASPMI e le sezioni dedicate. Riconosciuta dal Ministero della Difesa, ASPMI punta su un approccio moderato, ragionevole e di supporto all’Amministrazione, senza mai cercare lo scontro ma certa che solo il dialogo e la cooperazione possano portare a dei risultati. Ad oggi, ASPMI ha scelto la strada del consenso partecipato. Per essere punto di riferimento, al momento, non è necessario il pagamento di una quota associativa. Finché non c’è una legge che sancisce il definitivo passaggio dalla Rappresentanza Militare alle Associazioni sindacale chiedere del denaro equivarrebbe a svilire il senso stesso della vocazione sindacale, risulterebbe, infatti, un mero prelievo con il solo scopo commerciale, oltre ad essere deontologicamente inaccettabile.

Quando la legge fisserà le prerogative delle Associazioni a carattere sindacale e i limiti delle quote relativi alle tessere sindacali, si procederà al tesseramento. Tra le tante domande poste dai giornalisti, il direttivo si è soffermato sul prossimo rinnovo contrattuale 2022-2024 e sull’eventuale possibilità di partecipazione delle sigle sindacali, maggiormente rappresentative, al tavolo delle trattative. La voglia di poter rappresentare i propri tesserati e tutto il personale militare ad un tavolo negoziale, e non più concertativo, è tanta. Il vero nocciolo del disegno di Legge, ormai calendarizzato per il mese di marzo alla Camera dei deputati, è proprio incentrato sul ruolo negoziale che assumeranno le sigle sindacali.

La modifica, ormai necessaria, del Decreto Legislativo n.195 del 1995 darà il potere di firma al pari dei sindacati delle Forze di Polizia ad ordinamento civile. Da qui ne conseguirà un vero e proprio tavolo negoziale che vedrà in prima fila i rappresentati sindacali e non più la sola Amministrazione, come avviene al momento. L’auspicio è quello di vedere scomparire definitivamente l’obsoleta Rappresentanza Militare e dare spazio al futuro. A breve, ASMPI avrà modo di presentarsi “ufficialmente” con un congresso nazionale. Inoltre, è già prevista la partecipazione di ulteriori consulenti di settore che porteranno, alla sigla sindacale e ai futuri tesserati, la propria expertise sia politica che militare.