In data odierna…, presso il Tribunale di Messina… è giunta la condanna per l’aggressore dell’avvocato Antonio Lanfranchi, che nell’Estate scorsa era presidente di una sottocommissione per gli esami di abilitazione alla professione forense, e che il 23 giugno 2023 venne selvaggiamente pestato (riportando diverse gravi ferite) nella piazza innanzi al Palazzo di giustizia da parte di un candidato che era stato bocciato poco prima.
Il verdetto…, è arrivato al termine della celebrazione dell’Udienza Preliminare tenuta dalla Giudice dottoressa Arianna Raffa che ha condannato l’autore del pestaggio… il milazzesse 35enne Francesco Cusumano… accusato nella predetta sede dibattimentale del reato di lesioni gravi e pluriaggravate.
La G.U.P Raffa ha disposto anche il risarcimento in sede civile in favore del legale aggredito e il pagamento delle spese a beneficio dell’Ordine degli avvocati peloritano, che tramite il proprio rappresentante si era costituito a suo tempo come parte civile… difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro. La Giudice successivamente, ha trasmesso gli Atti alla Procura della Repubblica, per il reato di ‘false dichiarazioni’ relativamente a quelle rese dalla sorella del Cusumano e contenute nel Verbale di Indagini.
Nel Procedimento l’avvocato Lanfranchi s’è costituito parte civile con la rappresentanza dei colleghi Ernesto Parisi e Marco Zappia, Cusumano è stato assistito dall’avvocato reggino Francesco Gatto. La vicenda si verificò nel tardissimo pomeriggio del 23 giugno scorso, quasi a sera, proprio nella piazza davanti al Tribunale e al fatto assistettero diverse persone che in quel momento si trovavano ad uscire dal “Palazzaccio”. Dopo la bocciatura il candidato attese fuori l’avvocato, per poi aggredirlo in maniera molto pesante con calci e pugni.
Intervenne anche un’ambulanza del 118 per prestare le prime cure alla vittima del violentissimo fatto lesivo. Agli atti del procedimento c’è una informativa della sezione Volanti che ricostruisce tutto nei minimi dettagli. Cusumano, che provocò diversi traumi gravi alla testa e al corpo all’avvocato Lanfranchi, con conseguenze fisiche per oltre 40 giorni, rispondeva anche di una serie di aggravanti… motivi abietti e futili, premeditazione, l’aver agito contro un pubblico ufficiale.
