‘In genere è lui ad essere nel mirino delle critiche e le polemiche di tutti i tipi contro Bruno Vespa e il suo Porta a Porta negli anni si sono moltiplicate: ma questa volta è il giornalista e conduttore ad alzare il dito e scatenare le accuse contro la stessa tv pubblica per difendere il suo longevo talk nato nel 1996, indiscusso protagonista della politica e della cronaca su Rai1’. «Ieri sera (05 ottobre 2024 – Nota di Redazione) al Palazzo dei congressi – ha detto stamattina (06 ottobre 2024 – Nota di Redazione) – ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a porta… accanto al doveroso omaggio a monumenti dell’informazione televisiva come il Tv7 di Sergio Zavoli e il Quark di Piero Angela, sono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi Mixer di Giovanni Minoli e Chi l’ha visto dalla compianta Donatella Raffai all’attuale conduttrice Federica Sciarelli… non una parola, né una immagine sui 30 anni di Porta a Porta… cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte».
Ieri sera (05 ottobre 2024 – Nota di Redazione) invece a condurre al Palazzo dei Congressi c’era Carlo Conti, e il programma andrà in onda stasera (domenica 06 ottobre – Nota di Redazione) nel giorno dell’anniversario.
Interviene ad esprimere il suo rammarico la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, vicepresidente della commissione di vigilanza Rai
«Bruno Vespa – dice – con Porta a Porta ha scandito la storia politica e sociale dell’Italia, entrando nei Palazzi e nelle case degli italiani. È un errore per la Rai, che ha accompagnato, e spesso guidato, la crescita culturale del Paese, cancellare una storia di 30 anni. Uno dei fiori all’occhiello dell’azienda».
Tra gli interventi della serata quello del neo-amministratore delegato, Giampaolo Rossi, che ha ricordato che «il 2024 è un anno molto particolare, come una sorta di miscela alchemica in cui si combinano tante ricorrenze insieme».
«È stato anche presentato un francobollo dedicato alla ricorrenza poi via alla musica: l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai – diretta dal maestro Steven Mercurio – si è esibita in un concerto dedicato alle sigle storiche dei programmi. Dalla sigla dell’inizio trasmissioni Rai tratta dal Guglielmo Tell di Rossini fino a quelle di Carosello, 90/o minuto, Canzonissima passando anche per Sandokan, Pinocchio e Cacao Meravigliao. Ma la sigla di Porta a Porta, ovvero Gone with the Wind di Max Steiner, il celebre motivo di Via col vento, non c’era. La scaletta musicale proposta in occasione della serata evento per i 100 anni del Servizio Pubblico è stata decisa e programmata dai responsabili artistici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sulle partiture delle sigle relative ai medley eseguiti e ai brani classici scelti», dice stasera la Rai commentando l’esclusione di Porta a Porta.
«La scelta artistica della OSN si è ovviamente indirizzata, nel limitato tempo a disposizione, verso arrangiamenti e partiture esenti da diritti o composte appositamente per Rai e delle quali Rai detiene i diritti. A corredo delle scelte musicali presentate ieri nella bellissima esibizione della OSN della Rai sono state proiettate le immagini dei programmi interessati dall’esecuzione musicale».
Foto: tratta…, da… www.gazzettadelsud.it!