Maxioperazione dei Ros che, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale locale a carico di 43 indagati

L'ORDINANZA È STATA ESEGUITA CON IL SUPPORTO IN FASE ESECUTIVA DEI COMANDI PROVINCIALI CARABINIERI DI CROTONE, COSENZA, CATANZARO, POTENZA, PARMA, BRESCIA, MILANO E MANTOVA E DELLO SQUADRONE ELIPORTATO CALABRIA

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Maxioperazione dei Ros che, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale locale a carico di 43 indagati: le accuse, a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso (22 indagati), associazione per delinquere (9 indagati), associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose (3 indagati), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico mafioso, truffa aggravata.

L’ordinanza è stata eseguita con il supporto in fase esecutiva dei Comandi provinciali carabinieri di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria. Ci sono anche alcuni esponenti politici calabresi tra gli indagati dell’operazione ad alcuni dei quali,, tra l’altro, viene contestato il reato di scambio elettorale politico-mafioso, Nell’ambito dell’inchiesta, inoltre, ad alcune delle persone coinvolte viene contestata una serie di truffe, con l’aggravante delle modalità mafiose.