Nell’esercizio delle proprie prerogative di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, nei giorni scorsi il Questore di Messina… Gargano ha irrogato 6 distinti provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nei confronti di altrettanti soggetti

IN FORZA DEI RISPETTIVI PROVVEDIMENTI, AI DESTINATARI È STATO INTIMATO DI LASCIARE IL TERRITORIO DEI COMUNI INTERESSATI DALLE CONDOTTE ILLECITE CON ULTERIORE DIVIETO DI FARVI RITORNO, SENZA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE, PER PERIODI CHE VANNO DAI 2 AI 3 ANNI

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Nell’esercizio delle proprie prerogative di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, nei giorni scorsi il Questore di Messina… Gargano ha irrogato 6 distinti provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nei confronti di altrettanti soggetti.

L’esito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Messina ha infatti valorizzato il compendio info-investigativo segnalato dal locale U.P.G. e S.P. in ragione di un primo soggetto colto dopo una battuta di pesca di frodo in un tratto di mare cittadino, mentre un’altra segnalazione del Comando Compagnia Carabinieri di “Messina Sud” ha riguardato due soggetti indagati a seguito di occorse truffe ai danni di anziani, già invalse in città da qualche periodo ed afferenti a sedicenti appartenenti alle forze dell’ordine ed avvocati che, dissimulando presunti incidenti stradali provocati da stretti congiunti della vittima, invero mai accaduti, avevano millantato la propria mediazione al fine di evitare per costoro la reclusione, previo pagamento di danaro ed altre utilità. Due analoghi provvedimenti sono stati adottati dal Questore, su segnalazione del Comando Compagnia Carabinieri di “Patti”, nei confronti di soggetti colti nell’atto di vendere abusivamente prodotti da bagno nel piccolo centro di Raccuja (ME), con atteggiamento molesto verso i potenziali acquirenti. Infine, un’ultima vicenda ha riguardato un soggetto segnalato dalla Polizia Ferroviaria per aver sottratto illecitamente, unitamente ad altri due concorrenti, del materiale ferroso da cantieri già sottoposti a sequestro giudiziario.

In forza dei rispettivi provvedimenti, ai destinatari è stato intimato di lasciare il territorio dei comuni interessati dalle condotte illecite con ulteriore divieto di farvi ritorno, senza preventiva autorizzazione, per periodi che vanno dai 2 ai 3 anni.