Primi indagati per l’incendio scoppiato all’aeroporto di Catania che ha mandato in tilt il turismo estivo in Sicilia di luglio e buona parte di agosto: solo dopo un mese, intorno a metà agosto, la situazione dei voli è tornata quasi alla normalità ma i disagi sono durati a lungo per l’indisponibilità del terminal C dell’aeroporto di Fontanarossa

SAREBBE SETTE O FORSE ADDIRITTURA OTTO LE PERSONE INDAGATE DALLA PROCURA DI CATANIA NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA PER INCENDIO COLPOSO SUL ROGO DIVAMPATO NELL’AEROPORTO INTERNAZIONALE VINCENZO BELLINI NELLA NOTTE TRA IL 16 E IL 17 LUGLIO SCORSI

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Primi indagati per l’incendio scoppiato all’aeroporto di Catania che ha mandato in tilt il turismo estivo in Sicilia di luglio e buona parte di agosto: solo dopo un mese, intorno a metà agosto, la situazione dei voli è tornata quasi alla normalità ma i disagi sono durati a lungo per l’indisponibilità del terminal C dell’aeroporto di Fontanarossa.

Sette o addirittura otto indagati
Sarebbe sette o forse addirittura otto le persone indagate dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta per incendio colposo sul rogo divampato nell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini nella notte tra il 16 e il 17 luglio scorsi. Una inchiesta aperta quasi subito e che sembrava fosse destinata a chiudersi con una dichiarazione di evento accidentale.

Chi sono gli indagati
Tra gli indagati, scrive Catania Oggi, l’amministratore delegato Nico Torrisi, il responsabile della sicurezza Giancarlo Guarrera, oltre Orazio Condorelli e Antonio Palumbo. Il collegio di difesa della Sac è costituito dagli avvocati Luca Blasi, Giuseppe Lo Faro, Martina Reina e Gianluca Gulino. Gli altri indagati sarebbero legati, direttamente e indirettamente, a un’attività di noleggio auto dal cui ufficio sarebbe partito l’incendio.

L’iscrizione nel registro degli indagati è stato un atto dovuto per eseguire, ieri, come incidente probatorio, l’analisi di materiali della Sac e dei sub concessionari da parte dei consulenti tecnici nominati dalla Procura e dai periti e dai legali degli indagati.

Nessuna sorpresa per la difesa
“Non sono assolutamente sorpreso dall’avviso di garanzia finalizzato ad accertamenti tecnici non ripetibili altrimenti non utilizzabili in un’eventuale fase processuale” perchè è “un atto a garanzia dei molti indagati, anche non appartenenti alla Sac” dice l’avvocato Luca Blasi del collegio difensivo della società che gestisce lo scalo sull’incidente probatorio disposto dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta sul rogo nello scalo del luglio.

“L’amministratore delegato – aggiunge il penalista – consapevole che si tratta di un atto dovuto a garanzia di tutti, ha piena fiducia nell’operato della magistratura e auspica che venga fatta piena chiarezza”.

Foto: tratta…, da… www.blogsicilia.it!