Un accorato appello è quello che viene lanciato da mamme e genitori con i loro figli iscritti al plesso scolastico di Sparagonà a Santa Teresa di Riva, questo per evitare il rischio di una chiusura ipotizzata per il prossimo anno se la situazione non dovesse cambiare, naturalmente la si vorrebbe evitare. Questa realtà potrebbe chiudere, non perché manchino gli iscritti, bimbi e bimbe sono invece 70, troppo pochi per far sentire la loro voce, molti però affinché possa esserci un accorpamento, così la politica di questi anni ha agito pensando ad una morte lenta del plesso, favorendo la chiusura di molte classi ed una migrazione verso altre strutture presenti sul territorio.
I genitori, sottolineano: “La scuola di Sparagonà, avrebbe numeri e potenzialità per continuare ad esserci, servirebbe che si iscrivessero i minori residenti a Misserio, Giardino, Quartarello e San Gaetano, avviene invece giornalmente tutte le mattine dover assistere a genitori che accompagnano i propri figli, alle ambiziose mete di Bucalo e Centro. Coloro i quali abitano a Misserio, hanno a disposizione un servizio di trasporto bus, che li accompagna a destinazione; negli anni si è visto comunque un decremento nelle iscrizioni alla scuola primaria, sia lo scorso anno, come quello corrente sono entrati in prima sei bambini, si andrà dunque verso un accorpamento”.
Ci si chiede invece quali siano i motivi che inducano a non scegliere più la scuola di Sparagonà per i propri figli, dal momento che tutti i plessi sono sicuri, si sottolinea che questo sia quello un pò più sicuro rispetto a tutti gli altri, certo, non ci sono grandi locali, manca la palestra e l’attività fisica viene svolta nel cortile, ma si domandano le mamme: “E’ l’attività fisica che forma l’allievo, o quella didattica?” Eventuali problemi di preparazione del corpo docente, che in verità sembrano non esserci, possono essere discussi con il dirigente scolastico, al quale si chiede di applicare i vecchi criteri territoriali per le iscrizioni, scoraggiando così lo spostamento di fanciulli dalla scuola del loro quartiere, il più popoloso di Santa Teresa di Riva.
Le mamme dei bimbi frequentanti in atto Sparagonà, non capiscono cosa spinga i residenti del luogo a non iscrivere i figli dove sarebbe naturale farlo, causando un clima di pregiudizio del tutto immotivato ed il rischio che il prossimo anno ci siano classi sovraffollate. Dovrebbe essere il buon senso dicono, a guidare nel momento in cui bisogna scegliere dove iscrivere il proprio figlio.
Al momento la situazione è la seguente specificano, il centro e Bucalo superano di poco il numero minimo previsto per la formazione delle classi, mentre Sparagonà e Barracca, vanno in pluriclasse. I figli concludono, sono tutti uguali, non vogliamo obbligare nessuno ad iscriversi alla scuola della nostra frazione, ma solo sensibilizzare gli altri genitori, su quella che noi riteniamo sia una ingiustizia per evitare la chiusura di una istituzione esistente da 70 anni, questo determinato dai numeri, ma non per scelte dell’Amministrazione comunale o del Provveditorato, bensì per il determinarsi di uno stato di fatto.