Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere due dei tre indagati dell’indagine scaturita dalla querelle fra alcuni esponenti del circolo culturale Pickwick, Carlo Callegari e Renato Ciraolo e la polizia Municipale

ERA L’OTTOBRE DI DUE ANNI FA QUANDO GLI AGENTI SEQUESTRARONO A PIAZZA DEL POPOLO UN GAZEBO DELL'ASSOCIAZIONE ALLESTITO SENZA ALCUNA AUTORIZZAZIONE CHE GIÀ ERA STATO CONTESTATO ANCHE MESI PRIMA CON LA RIMOZIONE

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Articolo…, tratto da… www.messinatoday.it!

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere due dei tre indagati dell’indagine scaturita dalla querelle fra alcuni esponenti del circolo culturale Pickwick, Carlo Callegari e Renato Ciraolo e la polizia Municipale. Era l’ottobre di due anni fa quando gli agenti sequestrarono a piazza del Popolo un gazebo dell’associazione allestito senza alcuna autorizzazione che già era stato contestato anche mesi prima con la rimozione.

Ne scaturì un diverbio finito con denunce. Anche gli esponenti del circolo infatti – che rivendicavano la possibilità di continuare l’attività in quanto “non assoggettabile” alle stesse regole del commercio – avevano denunciato l’allora sindaco Cateno De Luca e il comandante della Polizia Municipale Giovanni Giardina segnalando per quest’ultimo anche un presunto eccesso di ira. Le querele nei confronti di questi ultimi sono state però archiviate mentre in tre, oltre Callegari e Ciraolo anche Gaetano Lucchese che materialmente si occupava della vendita dei libri nel gazebo, sono indagati per aver allestito la struttura senza le necessarie autorizzazioni. A Ciraolo e Lucchesi contestato pure il rifiuto di indicare la propria identità e solo Lucchesi è indagato per minacce al comandante Giardina nonché per aver impedito il sequestro della merce esposta, vale a dire i libri usati.

Ma l’interrogatorio di persona sottoposta ad indagine disposto dal pubblico ministero Marco Accolla sui reati di occupazione dolosa di suolo pubblico ex art. 633 c.p., di guadagni da commercio illecito e di resistenza a pubblico ufficiale ascritti per i fatti di domenica 31 ottobre 2021 in Piazza Lo Sardo, meglio nota ancora come Piazza del Popolo, è stato delegato al comandante Giardina. Da qui la decisione di Callegari e Ciraolo di avvalersi della facoltà di non rispondere, assistiti dall’avvocato Gaetano Gemelli. Decisione formalizzata negli uffici della polizia giudiziaria del comune di Messina alle ore 16,30 venerdì 13 ottobre, sia al comandante Giardina che all’ispettore Cifalà.

“C’è sembrato irrituale – spiegano Callegari e Ciraolo – nominare inquirente lo stesso attore della denuncia peraltro denunciato anche da noi, poiché sulla vicenda del tentativo di sequestro dei libri del Circolo Pickwick si confrontano la versione fornita da noi con quella dello stesso comandante Giardina, le quali si contrappongono. A nostro parere, non solo questo passaggio, ma l’intera vicenda del Circolo Pickwick merita un’attenzione finora mancata, perché non è finita per caso in Tribunale”.