“So perfettamente che la #Democrazia #Cristiana che abbiamo rifatto, purtroppo, non è quella di Moro, Fanfani, Andreotti, Mannino, Mattarella e Nicolosi e neanche quella di Aldisio e di Alessi e, per fortuna, neanche quella di Lombardo e di Cuffaro, ne siamo consapevoli e non pensiamo affatto di volerci paragonare a quella #DC: Ma mi chiedo e chiedo a Lombardo… questi padri della #DC avrebbero mai scelto di stare con la Lega? Io penso che starebbero con la #DC nel #Ppe ed è lì, caro Lombardo, che noi della #DC andremo alle prossime elezioni”

È QUESTO, CIÒ CHE HA AFFERMATO OGGI 04 NOVEMBRE 2023 SULLA SUA OMONIMA PAGINA FACEBOOK IL SEGRETARIO NAZIONALE DELLA #DEMOCRAZIA #CRISTIANA TOTÒ CUFFARO

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“So perfettamente che la #Democrazia #Cristiana che abbiamo rifatto, purtroppo, non è quella di Moro, Fanfani, Andreotti, Mannino, Mattarella e Nicolosi e neanche quella di Aldisio e di Alessi e, per fortuna, neanche quella di Lombardo e di Cuffaro, ne siamo consapevoli e non pensiamo affatto di volerci paragonare a quella #DC: Ma mi chiedo e chiedo a Lombardo… questi padri della #DC avrebbero mai scelto di stare con la Lega? Io penso che starebbero con la #DC nel #Ppe ed è lì, caro Lombardo, che noi della #DC andremo alle prossime elezioni”. È questo, ciò che ha affermato oggi 04 novembre 2023 sulla sua omonima Pagina Facebook il segretario nazionale della #Democrazia #Cristiana Totò Cuffaro.

Ha aggiunto Cuffaro: “la #Democrazia #Cristiana che stiamo costruendo vuole essere nuova nelle persone, nella cultura e nel modo di pensare e di rapportarci con le persone e gli elettori. Se ne faccia una ragione Lombardo, non sarà certo lui a sentenziare se siamo legittimati a proseguirne la storia e a custodirne i valori, lo stanno già facendo gli elettori e sono tanti, ed è proprio questo quello che lo disturba. Permane, però, nei nostri cuori l’essenza più sincera dell’esistenza e la convinzione di una partecipazione moderata al consenso della politica e c’è il nostro impegno di donarla e condividerla. C’è, nel contempo, l’esigenza di interrogarci su cos’è diventata la politica e cosa vorremmo che fosse, nel ricordo nostalgico di quella che è stata. Ci manca la politica, quella vera, quella buona”.

Ha concluso Cuffaro: “Cateno De Luca, non so, se come mi accusi tu, ‘ho stuprato la Sicilia’, so certamente di averla amata e servita e so di amarla ancora con tutta la passione che posso e di doverla difendere da quelli come te che hanno bisogno di schiamazzare e fare vigliaccherie per procurarsi il consenso in un elettorato sfiduciato ed esasperato e poi utilizzare questo stesso consenso contro tutto e tutti. Ci vogliono i politici, quelli che difendono i valori, quelli che hanno rispetto degli elettori, quelli che hanno il senso delle Istituzioni, quelli che vogliono rappresentare la legalità e farsi carico dei bisogni della gente. Mi verrebbe da dire mutuando Tomasi di Lampedusa… ‘Quelli furono i gattopardi e i leoni. Oggi ci sono tanti sciacalletti e iene. E tutti insieme, gattopardi, leoni, sciacalli, iene e pecore continuiamo a crederci il sale della politica’. È questo il vero vostro e nostro problema esimio onorevole De Luca e caro onorevole movimentista Lombardo”.