“Sparatoria al centro storico di Napoli e stesa nella notte a Secondigliano: Possibile l’ombra della camorra…, ferito il nipote di un boss e sui social si scatena la guerra tra le donne dei clan che minacciano anche Pino Grazioli” [Video]

LO RIFERISCE IN UN POST PUBBLICATO IERI 28 GIUGNO 2024, SULLA SUA OMONIMA PAGINA FACEBOOK, 'FRANCESCO EMILIO BORRELLI' (DEPUTATO NAPOLETANO PRESSO MONTECITORIO A ROMA NEL GRUPPO... 'ALLEANZA VERDI-SINISTRA') CHE INCONTRA I COMMERCIANTI CHE HANNO DENUNCIATO E DICE: “È NAPOLI O FORT APACHE? POTEVA ESSERE UNA STRAGE”

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“Sparatoria al centro storico di Napoli e stesa nella notte a Secondigliano: Possibile l’ombra della camorra…, ferito il nipote di un boss e sui social si scatena la guerra tra le donne dei clan che minacciano anche Pino Grazioli”. Lo riferisce in un Post pubblicato ieri 28 giugno 2024, sulla sua omonima Pagina Facebook, ‘Francesco Emilio Borrelli’ (deputato napoletano presso Montecitorio a Roma nel Gruppo… ‘Alleanza Verdi-Sinistra’) che incontra i commercianti che hanno denunciato e dice: “È Napoli O Fort Apache? Poteva essere una strage”.

Borrelli ha aggiunto: “Sono arrivati a piedi da Via Santa Chiara ed hanno aperto il fuoco- otto colpi- su due ragazzi seduti su un masso di pietra davanti ad uno dei locali di zona. Questa è la versione dei commercianti, che hanno assistito alla scena, sulla sparatoria avvenuta al centro storico di Napoli in cui sono rimasti feriti, uno gravemente che è in pericolo di vita, un 22enne ed un 25enne. Seppur le due vittime siano incensurate, la sparatoria potrebbe essere legata alle tensioni criminali che si stanno vivendo ai Quartieri Spagnoli”;

Borrelli evidenzia: “L’Ipotesi è avallata dal fatto che il 22enne ferito sarebbe nipote di un boss e figlio di ‘zia Rosetta’, al secolo Rosa Macor, vicina al clan di Pizzofalcone. Proprio zia Rosetta attraverso i social, sui i quali poche ore dopo il raid si è scatenata una guerra a colpi di social tra le due fazioni coinvolte, ha giurato vendetta per l’agguato al figlio. Anche altri componenti dei Macor hanno utilizzato le piattaforme social per allontanare le accuse ed una di essi ha rivolto minacce al giornalista Pino Grazioli”.

Il testo diffuso da Borrelli prosegue così:

  • “Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che già nelle scorse ore ha denunciato la vicenda, è andato a portare la propria solidarietà ai commercianti del centro storico i quali hanno fornito agli inquirenti le immagini per ricostruire la dinamica dei fatti”;
  • “I clan si scannano tra loro e mettono a ferro e fuoco la città. Anche a Secondigliano c’è stata una stesa dove sono stati esplosi numerosi colpi esplosi sotto l’abitazione di un boss. L’episodio del centro potrebbe essere legato alle faide di camorra, gli inquirenti stanno indagando. La cosa più grave però, al di là delle dinamiche criminali, è che hanno sparato ad altezza d’uomo in una zona molto frequentata rischiando di colpire vittime innocenti. Gli esercenti da anni denunciano la gravità della situazione, il clima di terrore che si respira tra sparatorie, stese, raid e bombe”;
  • “Eppure qui la presenza delle forze dell’ordine è come un fantasma. Invisibile, impalpabile e a sprazzi. Chiederò, ancora una volta, al Questore e al Prefetto di attivare un piano di sicurezza e reprimere il fenomeno criminale. Al Ministro, invece, rivolgerò un nuovo appello per far inviare nuovi agenti, come d’altronde era stato promesso da tempo. E’ Napoli o Fort Apache?”- queste le parole di Borrelli.