Una donna picchiata e insultata, persino con un coltello puntato contro: notte di follia a Catania dove un uomo di 51 anni è stato arrestato dalla polizia con le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi ed aggravate e lesioni personali

LA VICENDA..., E' ACCADUTA NEL RIONE DI LIBRINO, NELLA NOTTE TRA GIOVEDI' 10 E VENERDI' 11 FEBBRAIO 2022

214

Una donna picchiata e insultata, persino con un coltello puntato contro: notte di follia a Catania dove un uomo di 51 anni è stato arrestato dalla polizia con le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi ed aggravate e lesioni personali.

Il grido d’aiuto
Nella notte fra giovedì 10 e venerdì 11 febbraio 2022…, il personale delle volanti è intervenuto in seguito ad una lite segnalata nell’appartamento di una famiglia residente in zona Librino. La donna, che aveva richiesto l’aiuto, era stata aggredita fisicamente e verbalmente dal suo ex compagno, da lei momentaneamente ospitato in casa. L’uomo, dopo averla picchiata e averle distrutto il cellulare, l’aveva anche minacciata con un coltello da cucina davanti al figlio diciassettenne della stessa donna.

Il codice rosso
Veniva quindi attivata la procedura del cosiddetto “codice rosso”. La vittima riferiva ai poliziotti che aveva chiuso la relazione con l’uomo nel luglio dello scorso anno a seguito di un episodio analogo per il quale era stato già arrestato. Tuttavia aveva deciso temporaneamente di ospitarlo in casa per compassione, in quanto l’ex compagno aveva trovato lavoro a Catania ed aveva necessità di un alloggio.

Il ricovero in ospedale
Successivamente la donna veniva accompagnata in ospedale tramite un’ambulanza e veniva refertata dai sanitari per le contusioni, per poi formalizzare denuncia in questura. Nell’abitazione veniva inviato anche personale della polizia scientifica per effettuare i necessari rilievi del caso. Il 51enne, pregiudicato, veniva quindi arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, minacce gravi ed aggravate e lesioni personali. Su disposizione del pubblico ministero veniva rinchiuso in carcere in attesa dell’udienza di convalida.