L’Università come elemento “detonatore”…, delle potenzialità, delle competenze, delle risorse, dei territori… e delle differenze, da valorizzare traendone elementi capaci di consentire da un lato a ciascun Ateneo di trovare e perseguire la sua vocazione, garantendo al tempo stesso uguali standard di formazione

PARTE DA MESSINA E DAL SUD LA STRATEGIA, VOLTA A COLMARE GAP STORICI E DIVARI DRAMMATICI, TRACCIATA NELL’AMBITO DELLA CERIMONIA D’INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2022-2023 DELL’UNIVERSITÀ DI MESSINA, TENUTASI NELL’AULA MAGNA “VITTORIO RICEVUTO” DEL POLO PAPARDO ALLA PRESENZA DELLA MINISTRA DELL’UNIVERSITÀ ANNA MARIA BERNINI

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L’Università come elemento “detonatore”…, delle potenzialità, delle competenze, delle risorse, dei territori… e delle differenze, da valorizzare traendone elementi capaci di consentire da un lato a ciascun Ateneo di trovare e perseguire la sua vocazione, garantendo al tempo stesso uguali standard di formazione. Parte da Messina e dal Sud la strategia, volta a colmare gap storici e divari drammatici, tracciata nell’ambito della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 dell’Università di Messina, tenutasi nell’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” del Polo Papardo alla presenza della ministra dell’Università Anna Maria Bernini.

La cerimonia, alla quale hanno preso parte rettori e rappresentanti di Università italiane e straniere, ha avuto inizio con la lettura di un messaggio, inviato per l’occasione, a firma del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Papa Francesco. Con la sua lettera, il Pontefice esorta coloro che svolgono la missione educativa “a proseguire con rinnovato spirito di dedizione nella formazione integrale dei giovani, affinché siano essi stessi artefici della costruzione di una società accogliente e fraterna, aperta al dialogo costruttivo e promotrice dei valori cristiani”.

L’inaugurazione dell’anno accademico è proseguita con il conferimento del Dottorato di Ricerca honoris causa in Biologia applicata e Medicina sperimentale alla dott.ssa Diana Bracco, Presidente e Amministratrice delegata del Gruppo Bracco e già vicepresidente Ricerca e Innovazione di Confindustria.

“Oggi nell’era della genomica è in corso una rivoluzione che porta a una medicina sempre più ‘personalizzata’ o meglio ‘di precisione’: una medicina, cioè, che pone al centro le caratteristiche della malattia nel singolo paziente per definire la terapia più appropriata al momento giusto del percorso clinico”, ha affermato Diana Bracco nella sua Lectio Doctoralis su “Presente e futuro della medicina personalizzata e dell’imaging di precisione”

La Laudatio è stata affidata alla prof.ssa Maria Cristina Messa, Ordinaria di Diagnostica per immagini e Radioterapia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e già Ministra dell’Università, la quale ha tracciato il notevole profilo professionale dell’imprenditrice milanese sottolineando il valore dell’equilibrio di genere nelle Stem.

Agli intervenuti, il rettore ha consegnato la felpa con logo UniMe. Gli intermezzi musicali nel corso della Cerimonia sono stati curati dal Coro di Ateneo e dall’Orchestra del Conservatorio “Arcangelo Corelli”: e proprio alle Afam la ministra si è rivolta sottolineandone il valore formativo. Presente la preside della facoltà di economia dell’università di Kiev Yuliia Honcharova. Dottorato honoris causa a Diana Bracco, introdotta dalla già ministra del Mur Maria Cristina Messa.