IL LIBERO CONSORZIO COMUNALE DI TRAPANI HA DECISO DI INCLUDERE ANCHE LO STADIO “PROVINCIALE” TRA I BENI IMMOBILI DESTINATI ALL’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE. IL PIANO DELL’EX PROVINCIA DELLA SICILIA OCCIDENTALE RISALE A CIRCA DIECI ANNI: LO SCOPO ERA QUELLO DI VENDERE I BENI NON ESSENZIALI PER AUMENTARE LA LIQUIDITÀ DI CASSA DA DESTINARE AD INVESTIMENTI DI ALTRO TIPO; INOLTRE, L’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE CONSENTE DI FAR FRONTE, IN PARTE, AI PROBLEMI ECONOMICI E FINANZIARI DERIVANTI DALLA NECESSITÀ DI RISPETTARE I PARAMETRI DELLA SPENDING REVIEW. IN ALTRE PAROLE, L’ENTE CERCA DI CONSOLIDARE LE PROPRIE FINANZE PER EVITARE IL DISSESTO.

 

Prima di procedere alla messa in vendita della struttura, è stato necessario eseguire alcune verifiche di rito; ad occuparsene è stato il Servizio Tecnico Edilizia Patrimoniale, Scolastica e Sportiva che ha svolto una serie di controlli relativi all’intero complesso. Dagli accertamenti è emerso che alcune strutture, in particolare quella che ospita gli spogliatoi, non risultano accatastate. Anche per questo verranno disposte nuove verifiche, di carattere complessivo, che riguarderanno tutti gli elementi strutturali: le gradinate, le coperture delle tribune, la palestra e la piscina.

 

Queste verifiche ulteriori serviranno ad un eventuale aggiornamento delle planimetrie; l’ente ha anche disposto l’assegnazione di un incarico professionale per l’inserimento nella mappa delle strutture non accatastate in precedenza e la redazione dell’Aggiornamento Catasto dei Fabbricati. Quanto accaduto per lo stadio provinciale di Trapani rappresenta un’eventualità piuttosto comune nelle procedure di accertamento finalizzate alla compravendita di un immobile; problemi di questo tipo sono all’ordine del giorno ma possono essere facilmente risolti richiedendo una planimetria catastale online ad un sito specializzato come Ivisura. La planimetria è un documento catastale che consiste in una mappa, in scala, di un immobile che presenta anche la suddivisione degli ambienti interni.

 

Naturalmente, in caso di vendita – dopo gli accertamenti catastali necessari – le società che utilizzano l’impianto dovranno ridiscutere i termini di affitto per utilizzarlo durante le gare interne delle competizioni alle quali prenderanno parte; è possibile che il nuovo soggetto proprietario completi i lavori di ammodernamento ed ampliamento facendo della struttura con sede ad Erice un impianto pienamente in regola con i parametri di omologazione per l’iscrizione alla Serie B. Di certo, la vendita dello stadio non si risolverà in tempi brevi, anche in considerazione delle ripercussioni sul mercato provocate dall’emergenza sanitaria (al 23 aprile, la Provincia di Trapani conta poco più di cento casi di COVID-19).

 

Lo stadio Polisportivo Provinciale di Trapani ha una capienza di poco superiore alle settemila unità; costruito nella seconda metà degli anni Cinquanta, ospita ininterrottamente dal 1960 le gare interne della squadra cittadina ed ha ospitato per circa due anni le partite interne del Palermo (durante i lavori di ristrutturazione dello stadio Barbera prima dei mondiali del 1990). L’impianto è stato recentemente oggetto di interventi di ammodernamento: a luglio 2019 sono stati installati oltre cinquemila seggiolini nuovi, color granata, lungo le gradinate della tribuna centrale e della curva che ospita i tifosi di casa. Poche settimane più tardi, vennero annunciati i lavori di ampliamento dell’impianto, il cui obiettivo era quello di portare la capienza complessiva della struttura a diecimila posti, per mezzo dell’aggiunta di una struttura tubolare (da parte di un’azienda specializzata in tribune prefabbricate). 

Un elemento di pregio dello stadio è, di certo, il manto in erba sintetica approvato dalla FIGC per lo svolgimento delle competizioni professionistiche: questa soluzione, più diffusa nelle serie minori, assicura una buona qualità complessiva del terreno di gioco anche in presenza di condizioni atmosferiche avverse; inoltre, l’erba sintetica presenta costi di gestione inferiori (irrigazione, rizollatura ed altre operazioni di manutenzione). I lavori di sostituzione del vecchio manto erboso naturale sono stati autorizzati nel 2014 dal Libero Consorzio Comunale di Trapani.